Dall'alba di oggi quattrocento uomini della polizia greca hanno iniziato l'evacuazione forzosa dei rifugiati presenti nel campo improvvisato di Idomeni, al confine con la Macedonia.

Il campo di Idomeni è arrivato ad ospitare fino a 14.000 persone, in attesa di poter attraversare il confine. Dopo la chiusura della rotta balcanica, molti hanno accettato l'invito delle autorità greche e si sono trasferiti in altre località.

Attualmente sono rimaste all'interno del campo ancora oltre 8.000 persone, in prevalenza iracheni, siriani ed afgani, che si erano rifiutati di trasferirsi in altri campi, sperando ancora di poter raggiungere la Germania da Idomeni, e che comunque pensano che le condizioni nei campi, seppure attrezzati, siano ancora peggiori.

Si prevede che le operazioni di evacuazione durino circa dieci giorni e comunque non meno di una settimana. I rifugiati sono caricati su dei pullman e trasportati in vari centri per immigrati. I primi sei pullman con 340 persone a bordo hanno già lasciato Idomeni diretti a Tessalonica.

La polizia ha allestito dei posti di blocco ad alcuni chilometri dal campo di Idomeni e impedisce l'accesso a volontari e giornalisti.