«Nella ripresa c’è stato un calo, anche psicologico, dopo l’uscita di Di Maria. Qualche giocatore non in condizione ottimane ha fatto sì che non siamo stati bravi a ribaltare l’azione. Invece nel primo tempo abbiamo fatto bene, peccato perché qualche situazione poteva essere gestita meglio, e invece abbiamo rimesso la Fiorentina in partita e in quei casi, poi, le cose cambiano. Comunque aver portato a casa un risultato positivo da Firenze era importante. Adesso bisogna mettere in condizione chi è appena arrivato e chi rientra da infortuni: nel prossimo mese e mezzo ci sarà da stringere i denti. Quello che dobbiamo capire, perché è già qualche volta che capita, è che se può azzannare gli avversari, bisogna farlo. Adesso testa a Parigi. Prepareremo bene la partita, anche se quelle in cui ci giochiamo il passaggio sono contro Maccabi e Benfica».

Che partita abbia visto Allegri non si può dire, anche se effettivamente era davanti alla sua panchina durante Fiorentina - Juventus, che nel primo pomeriggio si è disputata al Franchi.

Le perplessità sono confermate dal fatto che in tutti i 90 minuti, la Juventus ha fatto un solo tiro in porta, quello finito in rete... lo dicono le statistiche. Oltretutto, la rete è frutto di un "gollonzo":  Kostic fa un tiro dalla sinistra, destinato ad uscire  lontano dalla porta difesa da Terracciano, ma impatta la "pancia" di Milik che al 9' porta la Juventus sull'1-0.

Venti minuti dopo, sulla ripartenza di un calcio d'angolo battuto dalla Juventus, Sottil inventa un assist da venti metri e mette Kouamè in grado di correre in campo aperto verso la porta difesa da Perin. L'esterno viola mantiene la freddezza necessaria ed infila la palla tra portiere e primo palo, anticipando l'intervento alla disperata di Cuadrado. È il gol del'1-1.

Allo scadere del primo tempo, la Fiorentina ha la possibilità di portarsi in vantaggio, grazie ad un calcio di rigore per fallo di mano di Paredes, rilevato dal Var. Sul dischetto va Jovic, ma la sua conclusione viene leggermente deviata da Perin, con la palla che sbatte sul palo interno attraversa lo specchio della porta, ma non entra.

Nella ripresa, si gioca ad una sola porta, con la viola che sfiora il vantaggio nel finale con un tiro di Amrabat su cui  Perin, ancora una volta, riesce a superarsi, risultando il migliore dei suoi. 

Così, nel dopo gara, Italiano ha commentato il pareggio per 1-1 tra Fiorentina e Juventus:

«Abbiamo reagito alla brutta gara di Udine, sfoderando una grande prestazione, una delle più belle da quando sono qui. Adesso dobbiamo migliorare e far vedere la nostra personalità anche lontano dal Franchi. Ma non so se essere più contento per la prestazione o più amareggiato per non aver ottenuto la vittoria. Abbiamo giocato ad una porta, ma dobbiamo crescere e migliorare in fase di conclusione, il salto mentale da fare è questo. E' un peccato non aver vinto questa gara ed aver lasciato due punti per strada, non dobbiamo guardare la classifica ma sono rammaricato. Milenkovic? Oggi perdiamo il calciatore più forte della Fiorentina, perché ho dovuto forzare il suo impiego, menomale che non l'ho messo in campo ad Udine. Ha un problema all'adduttore che si porta dietro da settimane, ma Italiano è un folle se fa nove cambi tra una gara e l'altra. Questi sono i risultati che ottieni quando metti in campo per forza i giocatori, anche quando non sono al massimo. Se Zurkowski invece di sparare in curva alla fine la mette in mezzo forte o se Jovic segna su rigore parliamo di altro. Mi dispiace per il penalty fallito da Luka, so quanto ci tiene ma non si deve abbattere. Un giocatore del suo calibro non deve andare in down per queste cose, sta lavorando, migliorando l'intesa con i compagni e capendo il calcio italiano, cosa non facile. Quel rigore per lui sarebbe stato di grande aiuto». 

In classifica, la Juventus va a 9 punti, la Fiorentina sale a 6.


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