Auguri di pace e benessere a tutti coloro che in Estremo Oriente e in varie parti del mondo festeggiano il Capodanno Lunare e vicinanza spirituale per coloro che stanno attraversando un periodo di difficoltà a causa della pandemia, con la speranza che la gentilezza, la sensibilità, la solidarietà e l'armonia sperimentate in questi giorni possano continuare nei rapporti familiari e sociali per una vita serena e felice.

Il Buon Anno di Papa Francesco, dopo l'odierna preghiera dell'Angelus in questa terza domenica del tempo ordinario, rivolto ai cinesi e a tutti coloro che festeggiano il Capodanno Lunare è stato introdotto dall'augurio di pace, termine che è stato utilizzato dal pontefice anche sabato nel discorso, tenuto alla Sala Clementina, rivolto ai rappresentani dell'Unione mutilati per servizio.

"So che per alcuni di voi la causa dell'invalidità è legata proprio a una missione di pace, o all'adempimento di un servizio all'ordine pubblico e alla legalità. E questo arricchisce, per così dire, il patrimonio morale della vostra associazione. Ma l'impegno di essere costruttori di pace vale per tutti, indipendentemente dalla storia di ognuno. Anche qui ci viene incontro la parola di Gesù che proclama: «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9). Di fronte a una guerra che sembra un mostro invincibile, che cosa possiamo fare, oltre alla preghiera? Possiamo cercare, nella vita di tutti i giorni, di affrontare i conflitti evitando ogni violenza e sopraffazione, anche verbale. E non è facile! Perché a volte basta una parola per ferire o uccidere un fratello o una sorella. Pensiamo alla calunnia; pensiamo al chiacchiericcio, che è così usuale, è pane di ogni giorno, e fa tanto male, distrugge. Allora l'associazione può e deve diventare una forza di pace nella società, aiutando a risolvere i conflitti in modo pacifico, ricercando il bene comune e richiamando l'attenzione su chi è meno tutelato".