Anche in base ai rapporti odierni, il fronte dell'invasione russa in Ucraina, che si estende da Kharkiv a Kherson continua a rimanere pressoché statico. Così se i russi sembrano poter conquistare delle posizioni a  Izyum dove, secondo l'Intelligence britannica, avrebbero schierato 22 gruppi tattici di battaglione, le forze ucraine respingono i tentativi di attacco delle truppe russe nei pressi di  Kharkiv.

Continuano a salire le perdite subite dall'esercito russo dal 24 febbraio, secondo l'ultimo bollettino dello stato Maggiore della Difesa ucraina: 24.500 soldati, 1.077 carri armati, 2.610 veicoli corazzati per il trasporto di personale, 1.867 veicoli e serbatoi di carburante, 491 pezzi di artiglieria, 163 sistemi di lancio multiplo di razzi, 81 sistemi di difesa antiaerea, 155 elicotteri, 194 aerei, 303 UAV e 10 imbarcazioni.

Su entrambi i fronti, inoltre, si cercano di colpire le fonti di approvvigionamento e supporto. Così, se l'Ucraina accusa la Russia di essersi impadronita di 400.000 tonnellate di grano nelle regioni temporaneamente occupate di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Luhansk, a Makiivka, nell'oblast di Donetsk, nella parte controllata dai ribelli filorussi è stato bombardato ed è in preda alle fiamme un deposito di greggio che veniva utilizzato dall'esercito di Mosca.

Ma la guerra potrebbe estendersi anche al confine ovest dell'Ucraina. Così, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, oggi è andato in Moldavia per dichiarare che l'Europa sta valutando come fornire maggiore supporto al Paese, dalle attrezzature militari a quelle per la difesa informatica. I timori di un'escalation sono cresciuti in Moldavia dopo che di recente sono state segnalate diverse esplosioni nella regione della Transnistria, occupata dalla Russia dal 1992.

Allo stesso tempo, le esercitazioni su larga scala dell'esercito bielorusso iniziate oggi nei pressi del confine ucraino, fanno temere che anche Lukashenko abbia intenzione di schierarsi al fianco di Putin.

Mentre il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha smentito le numerose fonti secondo cui Putin  potrebbe ufficialmente dichiarare guerra all'Ucraina  (l'invasione è attualmente definita "operazione speciale") per dar seguito ad una mobilitazione nazionale in occasione del 9 maggio, giorno in cui la Russia celebra la vittoria dell'Unione Sovietica nella seconda guerra mondiale, l'Intelligence ucraina è certa che nello stesso giorno una parata militare si terrà anche a Mariupol e per tale motivo, Sergey Kiriyenko, vice capo di stato maggiore, sarebbe giunto nella città portuale sul mar d'Azov per controllarne i preparativi.

Associated Press, quest'oggi, ha pubblicato un'inchiesta in cui dimostra in circa 600 i civili uccisi dall'attacco aereo russo del 16 marzo al teatro di Mariupol. L'indagine dimostra anche che il teatro ospitava solo civili e non c'erano militari ucraini al suo interno, come invece aveva dichiarato Mosca, utilizzando tale pretesto per giustificarne la distruzione. 


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