Nel primo pomeriggio di sabato Papa Francesco sarà in Marocco, per un viaggio apostolico di due giorni, durante il quale gli appuntamenti più importanti saranno quelli che lo vedranno impegnato nel pomeriggio, con la visita all'Istituto Mohammed VI degli Imam, Predicatori e Predicatrici e l'incontro con i migranti nella sede della Caritas diocesana di Rabat. Francesco celebrerà poi una Messa, domenica alle 14:45, nel Complesso Sportivo Principe Moulay Abdellah.
È la prima volta che un Papa fa visita in una scuola dedicata alla formazione degli imam. L'istituo Mohammed VI, voluto da re Mohammed VI e inaugurato solo 4 anni fa, è stato creato per formare i futuri imam che vengono da tutta l'Africa, ma anche dall'Europa, verso un Islam tollerante, aperto sia alla modernità che alle altre religioni, per contrastare l'integralismo e la violenza ad esso collegata. Una scelta che il re del Marocco ha preso dopo l'attacco terroristico a Casablanca che causò quasi 50 vittime. All'Istituto Mohammed VI parleranno però solo il ministro degli Affari Religiosi, uno studente europeo e uno africano.
Più "articolato", invece, l'incontro nella sede della Caritas con 60 migranti, scelti in rappresentanza dei circa 100mila che si stima siano presenti in Marocco. A svolgere la funzione di padrone di casa, saranno l'arcivescovo di Tangeri, diocesi che vive l'emergenza migrazione perché confinante con le enclave spagnole di Ceuta e Melilla, e il direttore della Caritas del Marocco, Hannes Stegemann, che ha dichiarato:
"Negli ultimi quattro, cinque anni abbiamo accolto sempre più minori, con meno di 16 anni. Hanno bisogno di molto affetto, protezione e attenzione: per loro stiamo sviluppando nuove case e cerchiamo di collaborare con organismi internazionali come Unhcr e Iom (Organizzazione internazionale per le migrazioni) per trovare soluzioni. Alcuni di loro forse potrebbero tornare a casa, ma non tutti, perché molto spesso sono stati mandati dagli stessi genitori. Oggi abbiamo il 25% delle persone che vengono nei nostri centri di accoglienza che sono minori. E' una tendenza preoccupante.
Se l'Europa fosse più aperta ai tradizionali migranti per ragioni economiche, i Paesi d'origine non farebbero partire donne incinta e bambini. Ma qui in Africa hanno capito che puoi avere una piccola possibilità di essere accettato in Europa se appartieni ad una categoria vulnerabile. Se sei una donna incinta, se sei un minore, non verrai espulso.
È bellissimo che il Papa venga a visitarci, lui che da anni sta chiedendo più rispetto per i migranti, ci dice ogni volta e di nuovo che sono persone che hanno diritti come tutti".
L'ultima visita di un Papa in Marocco fu quella di Giovanni Paolo II, 33 anni fa .
Di seguito il videomessaggio inviato da Bergoglio al popolo marocchino prima del viaggio apostolico.