Domenica 26 Gennaio 2020 si terranno le elezione straordinarie del Congreso de la Repùblica, il Parlamento del Perù, un processo doveroso a seguito dello scioglimento intrapreso dal Capo dello Stato Martin Vizcarra, non senza poche polemiche sulla costituzionalità. 

In Italia saranno 92,000 gli elettori peruviani chiamati alle urne. Infatti i cittadini andini possono suffragare anche dall'estero. I Consolati Generali hanno già predisposto i vari centri di votazione nei plessi scolastici del Bel Paese.

Attesissimi i risultati poiché si prevede un Camera molto divisa. Il Governo non concorre con un partito definito e saranno le forze politiche elette a dover costruire una maggioranza su posizioni provvisorie. Questo Parlamento infatti, essendo suppletivo, andrà a completare il restante del mandato legislativo. Nel Maggio del 2021 si terranno le Elezioni Generali di Presidente e di Parlamento. 



Secondo la Costituzione del 1993, Il Perù è una Repubblica Presidenziale, ove il capo dello Stato viene eletto con voto diretto dai cittadini. Il Congreso de la Repùblica, ossia il Parlamento unicamerale, detiene la prerogativa dell'istituto della fiducia in relazione del Consiglio dei Ministri. Questo lo rende un sistema che somiglia molto a quello semi presidenziale, in tema di procedimenti parlamentari.

In Italia i seggi saranno aperti dalle 8:30 alle 16:00.
Si potrà votare per una forza politica della circoscrizione Lima y Extranjero ed esprimere al massimo due preferenze per lista. Non è consentito il voto disgiunto.

Sarà sufficiente presentarsi al seggio di riferimento con il DNI, documento di identità peruviana, anche se scaduto purché risulti iscritto nell'anagrafe dei residente all'estero. Il voto non sarà obbligatorio, non saranno quindi applicate delle sanzioni amministrative se non si va a suffragare. Le multe sono previste invece per gli scrutinatori selezionati, qualora non si presentassero allo svolgimento delle funzioni.

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