Rinviati a domani sera i lavori consiliari per l’assenza del numero legale dopo la fase degli interventi preliminari. La mozione all’ordine del giorno e le cinque proposte di delibera relativi a debiti fuori bilancio potranno essere dunque votati alla presenza di 12 Consiglieri. Nella seduta di martedì sera sono state affrontate dalle forze politiche principalmente le tematiche ambientali, dopo la polemica tra lo stesso Consiglio e gli ambientalisti, che non hanno “gradito” il documento votato dalla maggioranza d’Aula la settimana scorsa.
È stato in particolare il Consigliere Antonio Foti a sottolineare “l’assurdità delle contestazioni e dell’azione portata avanti dagli ambientalisti”, ritenendo poi “incomprensibile” la mancata riconvocazione del tavolo tecnico sulla qualità dell’aria, tavolo che, se fosse operativo alla presenza delle realtà ambientaliste, dell’Azienda, dei rappresentanti istituzionali e di tutti soggetti interessati, comprese le sigle sindacali, oggi avrebbe avuto l’opportunità di affrontare anche la vertenza RAM, provando a trovare soluzioni e percorsi condivisi.
“Non si capisce ancora il motivo del perché l’atto di indirizzo sulla costituzione della Consulta Ambientale non abbia avuto seguito, – ha aggiunto il consigliere – perché il protocollo d’Intesa, che si sarebbe dovuto stipulare con le realtà industriali del territorio, sia definitivamente tramontato. Urge la convocazione di una Conferenza Programmatica Permanente, nella quale si possa scrivere un patto tra tutti i soggetti protagonisti. La tutela ambientale e della salute devono conciliarsi con la salvaguardia e con la difesa dei posti di lavoro. La politica, non solo quella che si fa in quest’aula, ma anche quella portata avanti dalle associazioni ambientaliste fuori, ha l’obbligo, il dovere e la responsabilità di riscrivere un nuovo paradigma di sviluppo per Milazzo e tutta la Valle del Mela, provando a governare non solo l’esistente, ma ad immaginare un futuro alternativo nell’interessa della collettività”.
Il Consigliere Francesco Alesci ha pure chiarito che la finalità del provvedimento approvato dal Consiglio comunale era di aprire un confronto ai vari livelli per scongiurare il pericolo di licenziamenti. Le considerazioni in merito portavano Gaetano Nanì a soffermarsi sull’azione svolta nel tempo per combattere inquinamento e difendere occupazione.
Alessandro Oliva ha definito “fuorvianti” i commenti, che gli ambientalisti hanno fatto seguire al documento approvato dal Consiglio comunale; da parte sua Giuseppe Midili ha considerato interessante conoscere la posizione di Articolo1 e PD sull’argomento, mentre riguardo allo schieramento tenuto in aula dai consiglieri ha rimandato ai vari documenti votati nel tempo in merito alla qualità dell’aria ritenendo comunque opportuno che ci sia un confronto in aula con gli ambientalisti.
In chiusura di dibattito il presidente Gianfranco Nastasi ha detto che sarà convocato un Consiglio aperto per consentire agli ambientalisti di far sentire la loro parola e di esporre il loro punto di vista.