Il Napoli ha interrotto la sua striscia di vittorie dopo otto successi, fermato ieri sera in casa dalla Lazio dell'ex Sarri, grazie ad una attenta applicazione dei propri schemi e ad una piccola dose di fortuna.

Queste le armi che hanno consentito ai biancocelesti di aggiudicarsi, comunque con merito, l'incontro, riuscendo a contenere il miglior attacco del campionato e a interrompere l'imbattibilità del portiere Meret grazie a un gol di Vecino, schierato da Sarri come regista fin dal primo minuto.

La prima avvisaglia che doveva allertare il Napoli è arrivata dopo pochi minuti l'inizio dl match, quando Di Lorenzo ha salvato sulla linea un colpo di testa di Vecino. Il primo tempo è stato equilibrato, senza grandi occasioni da gol. Nella ripresa, il regista uruguagio ha segnato il gol della vittoria al 67' con un tiro di controbalzo da fuori area che si è infilato alla destra di Meret.

Poco dopo, Osimhen avrebbe potuto pareggiare, ma il suo colpo di testa ha colpito la traversa. Nel finale, anche gli ospiti hanno colpito il legno con una punizione di Milinkovic-Savic dal limite dell'area di rigore.

Il Napoli, in classifica, rimane fermo a quota 65, mentre la Lazio si porta, con 48 punti, temporaneamente al secondo posto.

"Nello spogliatoio ho visto grande dispiacere da parte dei ragazzi. Questo vuol dire che hanno dato tutto senza mai mollare", ha detto Luciano Spalletti alla fine nell'analisi del post partita. "Non abbiamo avuto la solita qualità, dovevamo averne di più per creare maggiori linee pericolose nella loro difesa. E' accaduto maggiormente nella ripresa, però nel primo tempo abbiamo palleggiato in maniera un po' sporca.Siamo stati poco pazienti, abbiamo forzato le uscite laterali mentre ci serviva scalare per favorire l'inserimento dei mediani perché era quello il punto nevralgico per puntare alla loro linea arretrata. Mi aspettavo la Lazio così, sapevo che avrebbero interpretato la gara in questo modo. Noi dovevamo essere più precisi, però sotto il profilo della mentalità i ragazzi hanno espresso tutto quello che avevano dentro".Non c'è rallentamento o presunzione da parte di nessuno. Adesso riprendiamo a lavorare da dove avevamo lasciato e guarderemo avanti. Avevo detto che non toglieremo mai le mani dal manubrio e così sarà in ogni gara che avremo di fronte".

Di tutt'altro tenore le dichiarazioni di Maurizio Sarri:

"Pensare di venire qui a dettare legge o solo a chiudersi è roba da suicidio. Serviva tanta applicazione, quella che abbiamo avuto. Il gol è nato dopo una fase di nostro possesso. L'aspetto importante era quello mentale, cioè convincere che i ragazzi potessero fare risultato. Un'impresa, calcolando i numeri recenti del Napoli. Ora dobbiamo essere umili e pensare all'AZ, martedì. I punti in questo torneo li stanno perdendo tutti, a parte il Napoli. In queste gare paradossalmente è più facile giocare a calcio, a differenza di quando affronti squadre sulla carta più deboli.La Lazio dal punto di vista della continuità ha fatto dei passi in avanti enormi. Penso di aver lasciato qualcosa alla città di Napoli, anche se purtroppo non ho vinto un trofeo. Sicuramente non avevo nessuna sete di rivalsa, ma solo la voglia di conquistare tre punti importanti.In questo momento Vecino ha un'energia importante sotto tutti i punti di vista, è difficile lasciarlo fuori. Per rendere al massimo da play avrebbe bisogno di giocare tante gare consecutive perché è un ruolo particolare.Lo scorso anno la Lazio ha iniziato un nuovo percorso, anzitutto abbassando l'età media della squadra. Per il momento le manca di centrare la qualificizione in Champions League per un paio di stagioni consecutive".



Crediti immagine: SS Lazio, comunicato stampa