Tra i 14 indagati ci sono due giudici tributari, a cui risulta contestato, in concorso e a vario titolo, il reato di corruzione in atti giudiziari..


Gli importi  che sarebbero stati pagati ai due giudici per ottenere le sentenze favorevoli oscillavano tra i 5 e i 30mila euro.


Le indagini, svolte dalla Guardia di Finanza, hanno consentito addirittura di riprendere le dazioni di denaro a titolo di corruzione che, per il tramite dei due dipendenti amministrativi, i quali trattenevano la loro quota-parte, venivano poi consegnate a due Giudici Tributari.


Gli indagati - due Giudici Tributari della locale Sezione distaccata della Commissione Tributaria Regionale della Campania, due dipendenti amministrativi presso lo stesso ufficio, sei imprenditori e quattro consulenti fiscali - avevano costituto un sistema per pilotate e condizionare a favore degli imprenditori, in cambio di denaro, l’esito di procedimenti tributari relativi ad accertamenti dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza di Salerno.