Avrebbero simulato decine di incidenti stradali e, con la complicità di medici e infermieri, procurato alle false vittime grossi risarcimenti dalle compagnie assicurative. E' di 16 arresti (6 in carcere e 10 ai domiciliari) e 4 obblighi di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria il bilancio di un'indagine condotta dai carabinieri a Roma sulle truffe alle assicurazioni. I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di 20 romani.
Sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni di numerose compagnie assicurative RC auto, corruzione, sostituzione di persona e falso.
Coinvolti anche medici e infermieri di diversi ospedali della Capitale che secondo gli inquirenti avrebbero redatto falsi referti.
Il danno alle assicurazioni ammonterebbe a un milione di euro. Interessati complessivamente 207 indagati, 78 dei quali per associazione, tra cui i 20 destinatari delle misure cautelari. Nell'arco di tre anni sarebbero stati simulati decine di incidenti stradali, spesso utilizzando gli stessi veicoli. Gli scontri sarebbero stati organizzati nel giorno in cui i professionisti ritenuti compiacenti erano di turno. In un caso ne sarebbero stati inscenati ben sei in un pomeriggio con le false vittime portate nello stesso pronto soccorso a farsi visitare.