Oggi si chiude la campagna elettorale per le elezioni politiche europee. Alzi la mano chi ha capito quali siano i programmi che le varie forze politiche vogliono portare in Europa.

Nell'ultimo mese, i partiti di Governo hanno continuato a fare ciò che avevano fatto nei precedenti 11 mesi: cioè straparlare su quanto di buono e bello avrebbero fatto finora, con l'unica novità di insultarsi a vicenda un giorno sì e l'altro pure, tanto che l'amico Matteo e l'amico Luigi da giorni sono diventati per entrambi i signori "qualcuno".

Quando si è parlato di Europa, anche da parte delle opposizioni, lo si è fatto solo per far sapere in quale gruppo le varie forze politiche avrebbero fatto confluire i loro eletti.

In base alle previsioni, oltre a socialisti e popolari, nel prossimo Parlamento europeo dovrebbero essere rilevanti anche i cosiddetti sovranisti, in pratica dei fascisti 2.0 che, almeno in pubblico, si vergognano di dichiararlo.


Pertanto, chi domenica prossima andrà a votare lo farà dando un giudizio favorevole o contrario a quanto fatto da questo esecutivo. Si tratta di una prova generale di quello che sarebbe il voto alle politiche dopo un anno di Governo del cambiamento. Ed è per questo motivo che, nonostante le dichiarazioni di facciata, sono in molti a ritenere che in base al risultato ottenuto da Lega e 5 Stelle, già da lunedì il patto di alleanza delle due forze che governano il Paese potrebbe rompersi, interrompendo l'attuale esperienza di governo.

Matteo Salvini, che al Viminale lo hanno visto raramente, specie negli ultimi tempi, per raccogliere qualsiasi voto possibile e immaginabile non trascura nulla: dai bigotti, invocando il cuore immacolato di Maria, ai possessori di cani e gatti che ultimamente sono diventati i protagonisti dei suoi account social... senza dimenticare selfie, comparsate tv e interviste radiofoniche. Il suo collega pentastellato, invece, punta tutto sui "risultati" ottenuti dai 5 Stelle al Governo, confermati dai dati macroeconomici di Istat e Inps, dopo che al vertice di entrambi gli istituti Di Maio ha messo persone di propria fiducia.

Lega e 5 Stelle, oltre ad insultarsi a vicenda, hanno poi trovato modo e maniera di prendersela anche con il Partito Democratico, nonostante non se ne capisca il motivo, dato che il Pd di Zingaretti cerca ostinatamente di ripercorre le orme del Pd renziano... non un grande spot per recuperare i voti persi a sinistra.


Come in Gran Bretagna, in Olanda si è votato giovedì. Per i Paesi Bassi è stato fornito il dato degli exit poll che vedrebbe, a sorpresa, i socialisti vincitori, mentre i sovranisti non avrebbero ottenuto neppure un seggio.

Bruxelles, domenica prossima, pubblicherà le stime nazionali a partire dalle 18 e presenterà la prima proiezione dei seggi del nuovo Parlamento alle 20.15 circa, sulla base dei dati nazionali disponibili, sul sito www.election-results.eu.

All'Italia sono assegnati 76 seggi distribuiti in 5 circoscrizioni territoriali in cui è suddiviso il territorio nazionale, in proporzione alla popolazione legale di ogni circoscrizione. I seggi rimarranno aperti dalle ore 7 alle ore 23.

Oltre che per le europee, si voterà anche per le elezioni amministrative in 3810 comuni, di cui 27 capoluoghi di provincia, ed in Piemonte per il rinnovo della giunta regionale.