Il Governo Italiano stretto tra i problemi dell'economia e della salute ha "accettato un rischio", un rischio contro alcuni autorevoli pareri medici che potrebbe avere severe conseguenze se le norme anti-contagio non saranno strettamente osservate.

Con poco più di 10 milioni di persone vaccinate, di cui meno della metà ha ricevuto due dosi,  non siamo certamente nelle condizioni di togliere mascherine, fare feste o andare in giro... al mare o in discoteca.

Nonostante ciò l'Italia va verso le riaperture anticipate al 26 aprile con  alcuni alert dagli esperti anche rispetto alle ipotesi, avanzate in particolare dal leader della Lega Matteo Salvini di togliere il coprifuoco attualmente previsto alle 22.

I numeri attuali - sottolinea il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri intervistato dalla Stampa - non sono ancora così buoni da abbattere le restrizioni ed è presto per togliere il coprifuoco. Ma Sileri è fiducioso e assicura che le "riaperture sono irreversibili: non dovremo più temere di dover chiudere  visto che la campagna vaccinale avanza". 

A mio parere  esiste un eccesso di fiducia che dovrebbe essere ben ponderato, perché temo focolai a sacche un po' in tutta Italia.

Il collega e sottosegretario Sileri invita a non correre sul coprifuoco e aggiunge che portare l'R0 di molto sotto lo 0,8 permetterà alleggerimenti. Ma ora l'incidenza nei contagi è ancora alta.

Nel momento in cui si allentano le restrizioni, è normale che l'epidemia possa ripartire e un rischio riaperture c'è, ma abbiamo un sistema di allerta precoce per intervenire subito.

Secondo  Gianni Rezza, capo Prevenzione ministero Salute e membro del Cts, "il rischio accettabile per un epidemiologo è zero - chiarisce - per un economista può essere 100 e per chi ha dovuto chiudere un'attività è ancora più elevato. È legittimo che la politica trovi una sintesi', ma saranno cruciali le due-tre settimane successive. 

Lunedì i nodi delle riaperture saranno all'esame del Cts.

Da qualunque parte vediamo questa vicenda , dal punto di vista sanitario purtroppo la bilancia pende verso il rischio. Rischio, ricordiamoci, dovuto anche alla copertura dei vaccini che non è del 100% e dal problema varianti che è sempre dietro l'angolo .

Diciamo con serenità che del virus non ce ne sbarazzeremo in tempi brevi. In alcuni paesi è stata più facile e rapida la vaccinazione di massa, ma bisogna ancora attendere per comprendere quanto sia giusto abbandonare alcune norme comportamentali.