"Un primario in Sicilia ha fatto 3 ore in macchina per portare i farmaci della chemio ai suoi pazienti a causa di un guasto in ospedale, in un contesto in cui sanità e infrastrutture sono a pezzi. Ma oggi apprendiamo dai giornali che il duo Meloni-Salvini, dopo aver portato la sanità ai minimi, ha ben altre priorità da quelle parti: hanno scritto all'Europa con l'elmetto di von der Leyen per poter accelerare sul Ponte sullo Stretto da 14 miliardi giudicandola una infrastruttura strategica sul piano militare, per far passare truppe e carri armati. Abbiamo così anche il nome: il "Ponte del Riarmo". Uno stratagemma per forzare e accelerare nonostante le già segnalate criticità sul piano ambientale e sismico? Un modo per aggirare i vincoli ambientali? Un consiglio per medici e infermieri: se indossate una mimetica vedrete che cambierà tutto: vi arriveranno soldi e nuove assunzioni dall'Europa e dal Governo".
Di cosa sta parlando il presidente del M5s Giuseppe Conte? Dell'ennesima "oscenità" messo in atto dalla marmaglia (post) fascista che non sa più che cosa inventarsi per costruire un ponte che non va costruito... per ragioni di utilità, per ragioni di costi e, soprattutto, per ragioni di sicurezza.
In relazione alla costruzione del ponte sullo Stretto, il governo non è in grado di rispettare le norme in materia di incidenza ambientale. Per evitare che la Commissione Ue imponga lo stop ai cantieri, Salvini e Meloni si sono inventati che il ponte è un'opera militare "strategica nell'ottica della difesa europea e della NATO", fondamentale in caso di scenari di guerra "per il passaggio di truppe e mezzi". Di conseguenza, la sua realizzazione diventa "imperativa e prevalente per l'interesse pubblico". Lo hanno scritto in un documento appena inviato alla Commissione europea.
Già una affermazione del genere è spiegabile come una sceneggiatura da avanspettacolo, tanto fa scompisciare dalle risate. Ma dato che al peggio non vi è mai fine, Salvini e Meloni approfitterebbero di tale catalogazione pure per conteggiare le spese per quello che diverrebbe il "Ponte del Riarmo" come spesa del comparto per la difesa aumentando il rapporto con il Pil, come chiesto dalla Nato.
In pratica, poiché il governo degli incapaci ha preteso di intestarsi la realizzazione di un'opera che non sta in piedi (sotto qualsiasi punto di vista), non potendo superare i vincoli ambientali europei e le normali procedure necessarie alla sua realizzazione, allora pretende di avere il via libera dalla Commissione Ue come opera strategica sul piano militare.
Anche per il verde Bonelli questo è solo un escamotage per ottenere le deroghe ambientali e impegnare 14 miliardi di euro del bilancio dello Stato:
"Vogliono approvare un progetto che non ha le verifiche sismiche dovute".
Il leader dei Verdi ha pertanto annunciato una diffida formale al Cipess, l'organismo che deve dare l'ok definito al progetto: "Ho trasmesso una diffida affinché il Cipess non diventi complice di una forzatura politica vergognosa di Meloni e Salvini".