Secondo quanto riportato da Sky News e BBC, citando proprie fonti, durante l'offensiva in Russia nell'oblast di Kursk, l'esercito ucraino ha utilizzato anche carri armati britannici Challenger 2.
Oltre ai carri armati britannici, nell'invasione sono stati utilizzati anche altri mezzi corazzati, seppur non dotati della stessa potenza di fuoco, come i Bradley e gli Stryker forniti dagli USA, e i Marder forniti dalla Germania.
Il Ministero della Difesa del Regno Unito ha confermato che l'Ucraina può utilizzare liberamente armamenti britannici contro la Russia, con una sola raccomandazione.
In base a quanto riporta il Times, l'ex ministro della difesa Ben Wallace ha rivelato che durante il suo mandato ha permesso all'Ucraina di colpire obiettivi in Russia usando qualsiasi armamento [britannico] di cui Kiev fosse in possesso, eccetto i missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow, che sono progettati per penetrare nei bunker o negli edifici prima di esplodere. Anche il governo Starmer ha confermato la stessa linea.
Per quanto riguarda l'uso degli Storm Shadow, è da considerarsi una sorta di linea rossa di cui Mosca deve aver informato la NATO. Finora. però, le linee rosse sono state innumerevoli e tutte ampiamente superate, tanto che oggi l'esercito ucraino combatte sul suolo russo. Pertanto, non ci sarebbe da stupirsi se anche questa limitazione, a breve, dovesse cadere.
L'invasione dell'oblast di Kursk procede, anche se forse ad un ritmo meno spedito di quello dei giorni iniziali, con i russi che hanno iniziato a scavar trincee per rallentarne l'avanzata.
L'ufficio del presidente Zelensky ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'esplosione che ha fatto saltare in aria parte del gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico, per la quale la Germania ha emesso un mandato di arresto nei confronti di un sub ucraino.