Mentre il Governo discute su come bloccare in mare gli scafisti, persino decidendo di consegnare nuovi mezzi navali alla Guardia Costiera libica, in un Paese dove è in corso una guerra civile e i mezzi per il soccorso sono stati trasformati in mezzi da guerra, e ostacolare ancora di più rispetto a quanto fa adesso il salvataggio dei migranti in mare da parte delle Ong con il pattugliamento di navi della nostra marina militare, aumenta il numero di barche provenienti dal nord Africa con a bordo migranti e aumenta il numero degli sbarchi sulle nostre coste.

Nella notte, è stata intercettata una barca con a bordo 53 persone, tra cui 10 donne. Soccorsi da una motovedetta italiana, 6 di loro sono stati trasferiti a Lampedusa per la necessità di supporto medico immediato. Gli altri, poiché l'hotspot di Lampedusa non è in grado di ospitare altri migranti, sono stati trasferiti a Pozzallo.

Nella serata di ieri è stata segnalata anche la presenza di una barca in difficoltà nella zona SAR maltese. La nave Alan Kurdi, della Ong Sea Eye, di nuovo operativa, ha avvistato per prima la barca e ne ha soccorso le persone a bordo. I migranti sono poi stati trasferiti su una unità della marina militare maltese.

Questi nuovi sbarchi sono ulteriore dimostrazione della folle propaganda del Governo italiano che, in spregio alla verità e alla logica, cerca tuttora di propagandare la tesi che le partenze dal nord Africa avvengano con la responsabilità delle navi delle Ong che operano nel Mediterraneo.

Inoltre, per scoraggiarne la loro presenza in mare, adesso il nostro Governo sta cercando di fare pressione su di loro utilizzando strumenti che nulla hanno a che vedere con uno Stato democratico, come dimostra la motivazione della confisca della Alex e la richiesta della capitaneria di porto di ritirare la patente nautica al suo comandante.

Quando si arriva a questo, è evidente che chi governa non solo evidenzia tutta la propria incapacità nell'affrontare i problemi, ma dimostra anche che le regole democratiche sono l'ultimo fastidioso ostacolo da superare che sbarra la strada alla sua insensata propaganda con cui ha finora confuso e imbevuto la mente di italiani sciocchi e distratti.