Di seguito, il testo con le conclusioni del Consiglio europeo sul Medio Oriente, pubblicato giovedì 26 ottobre 2023

"15. Riaffermando la dichiarazione dei suoi membri del 15 ottobre 2023, il Consiglio europeo ribadisce che condanna con la massima fermezza Hamas per i suoi attacchi terroristici brutali e indiscriminati in tutta Israele. L'uso di civili come scudi umani da parte di Hamas è un'atrocità particolarmente deplorevole.Il Consiglio europeo sottolinea con forza il diritto di Israele di difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario. Ribadisce l'invito rivolto ad Hamas a liberare immediatamente tutti gli ostaggi senza alcuna precondizione.Il Consiglio europeo ribadisce l'importanza di garantire, in ogni momento, la protezione di tutti i civili in linea con il diritto internazionale umanitario. Deplora ogni perdita di vita umana tra la popolazione civile.Il Consiglio europeo ha esaminato lo stato della situazione e il seguito dato alle diverse linee d'azione, compresi gli sforzi concertati per fornire assistenza ai cittadini dell'UE.16. Il Consiglio europeo esprime la più profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione umanitaria a Gaza e chiede di assicurare un accesso umanitario continuo, rapido, sicuro e senza restrizioni nonché l'arrivo degli aiuti ai bisognosi attraverso tutte le misure necessarie, compresi pause e corridoi umanitari per le esigenze umanitarie. L'Unione europea lavorerà a stretto contatto con i partner della regione per proteggere i civili, per fornire assistenza e per agevolare l'accesso a cibo, acqua, cure mediche, combustibili e rifugi, facendo in modo che tale assistenza non sia oggetto di abusi da parte delle organizzazioni terroristiche.17. Il Consiglio europeo ricorda la necessità di evitare un'escalation regionale e di dialogare a tale riguardo con i partner, compresa l'Autorità palestinese.18. L'Unione europea è pronta a contribuire al rilancio di un processo politico sulla base della soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati, anche mediante il "Peace Day Effort", accoglie con favore le iniziative diplomatiche per la pace e la sicurezza e sostiene lo svolgimento, a breve, di una conferenza di pace internazionale.19. Il Consiglio europeo sottolinea la necessità di contrastare la diffusione della disinformazione e dei contenuti illegali ed evidenzia la responsabilità giuridica delle piattaforme in tale contesto".

Come gli autoproclamatisi paladini del rispetto di democrazia, diritti umanitari e trattati internazionali possano parlare del diritto di Israele di difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario, facendo finta di non vedere e/o sapere quel che sta accadendo nella Striscia di Gaza è incomprensibile.

Israele sta commettendo degli evidenti crimini di guerra, impedendo alla popolazione la fornitura di beni primari alla loro sopravvivenza e bombardando indiscriminatamente qualsiasi area della Striscia, anche quelle indicate in precedenza come sicure, oltre a colpire scuole, ospedali e luoghi di culto.

Nonostante ciò i democraticissimi leader europei non hanno chiesto il cessate il fuoco e possibili sanzioni a Israele, limitandosi a chiedere, senza specificare a chi (!!!) corridoi umanitari. Poi, per pretendere di non esser ritenuti responsabili del genocidio in atto a Gaza, hanno dichiarato che "l'Unione europea è pronta a contribuire al rilancio di un processo politico sulla base della soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati, anche mediante il "Peace Day Effort", accoglie con favore le iniziative diplomatiche per la pace e la sicurezza e sostiene lo svolgimento, a breve, di una conferenza di pace internazionale".

Infine, l'apoteosi del ridicolo la raggiungono con la frase finale, dove i disinformatori minacciano altri di fare disinformazione! 

Ma non tutti i membri dell'Ue erano d'accordo nel voler far finta di non vedere il massacro dei palestinesi a Gaza ed il testo assurdo che è stato prodotto è addirittura un compromesso per conciliare le due posizioni che l'Ansa ha ricostruito in questi termini.

Lo spagnolo Pedro Sanchez aveva chiesto con una certa insistenza, affiancato dall'Irlanda, il cessate il fuoco, mentre sul fronte opposto  Germania, Austria e Italia sostenevano solo la richiesta di una "pausa umanitaria".

Alla fine è stato raggiunto un accordo sulla necessità di "pause umanitarie", con l'aggiunta del "sostegno" dei 27 ad una conferenza di pace internazionale da tenersi nel medio (!!!) periodo.

Questo, infine, il "surreale punto stampa" della premier Meloni a conclusione delle decisioni prese ieri a Bruxelles:

"Sicuramente un impegno comune per una de-escalation, per evitare un conflitto che potrebbe avere oggettivamente delle proporzioni oggi inimmaginabili. Mi pare che su questo ci sia pienezza di intenti, unità di intenti, e sicuramente il dibattito servirà a capire nel concreto che cosa l'Unione europea possa fare. Io penso che l'Unione europea possa giocare un ruolo importante in questa fase. Ho detto ieri in Parlamento e ribadisco qui che credo che uno degli strumenti più efficaci per sconfiggere Hamas, sia dare una concretezza e una tempistica alla soluzione della questione palestinese. Dare maggiore peso all’Autorità Nazionale Palestinese. Questo è un ruolo che l'Unione europea, secondo me, può giocare in questa fase ed è sicuramente una delle grandi chiavi di volta sulla soluzione in medio periodo. Poi, nell'immediato, chiaramente, c'è il tema umanitario, c'è il tema degli ostaggi, dei cittadini stranieri che attendono di uscire dalla Striscia di Gaza, del ripristino del valico di Rafah, insomma, tutte le questioni delle quali abbiamo discusso. Quindi c'è un immediato e c'è un medio termine che però non deve essere considerato come un “ne riparliamo dopo”, perché io continuo a ritenere che quello sia una delle cose più efficaci che si possono fare per aiutare la de-escalation, cioè per svelare un bluff che secondo me Hamas porta avanti, vale a dire quello di aver fatto le cose atroci che ha fatto per difendere la causa palestinese. Io credo che non c'entri assolutamente niente Hamas con la causa palestinese e credo che sia giusto trovare un modo per raccontarlo, per ribadirlo a chi già lo sa, e magari per raccontarlo a chi non la vede così".

Che Hamas c'entri oppure no con la causa palestinese, rimane il fatto che della causa palestinese lei se ne è fregata prima, come se ne sta fregando adesso, visto che continua ad ignorare e a non dire che l'esercito del suo grande amico e alleato Netanyahu sta massacrando giornalmente civili palestinesi: uomini, donne e, soprattutto, bambini... e questo lei continua a non raccontarlo... colpevolmente... criminalmente!