I centri studi hanno già iniziato a compilare previsioni e analisi delle intenzioni di vito degli elettori europei in vista della tornata di giugno.
Oltre al rinnovo dell’Europarlamento, vi saranno altre elezioni politiche nel corso di quest’anno che potranno spostare di molti gli attuali equilibri che reggono Bruxelles. Si voterà infatti a livello locale e nazionali in molti Paesi membri della UE e soprattutto ci saranno le presidenziali americani.
Che vinca Trump, come molti pensano, o che resti in carica Biden o un altro democratico, quel che è certo è che la Casa Bianca muterà il suo atteggiamento nei confronti dell’Ucraina e della stessa UE. Quest’ultima sarà a sua volta influenzata dalle decisioni di Washington, ma al suo interno l’esito delle elezioni di giugno potrebbe aver già determinato un profondo mutamento.
Potrebbe verificarsi sia l’ingovernabilità delle Istituzioni europee sia una nuova maggioranza di destra che non riconfermerà Ursula von der Leyen e che imporrà uno stop ai finanziamenti a Kiev e alla transizione green che distrugge l’economia e il tessuto sociale dei Paesi.
Per non parlare poi della questione immigrazione, che sarebbe la priorità nel caso in cui crescessero di molto i partiti della destra più lontana da posizioni centriste. Secondo le previsioni, a Strasburgo potrebbero imporsi questi gruppi parlamentari: Identità e Democrazia (ID) e Conservatori e dei Riformisti Europei (ECR), che se prendessero davvero il terzo e il quarto posto per numero di seggi diventerebbero elemento indispensabile di qualsiasi nuova maggioranza.