E' un momento straordinario per UNIFIL, poiché ci consente di offrire un sostegno tangibile alla popolazione che versa in condizioni di bisogno. E' importante che una missione come la nostra, con oltre 10.000 Caschi Blu sul terreno, possa aiutare questo Paese che ci ospita da più di 42 anni": con queste parole il Generale di Divisione, Stefano Del Col, Capo Missione e Comandante delle Forze ONU in Libano, ha commentato le operazioni in atto presso il porto di Beirut da parte del contingente dei "Caschi Blu"italiani della missione UNIFIL( in supporto delle LAF) per la rimozione dei detriti della violenta esplosione del 4 agosto e la Risoluzione 2539 del 28 agosto 2020 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU.
Questa risoluzione infatti autorizza UNIFIL ad adottare "misure temporanee e speciali per supportare il Libano e la sua popolazione a seguito dell'esplosione avvenuta ad agosto. Una task force di militari e civili di UNIFIL, tra i quali i "Caschi Blu" del contingente italiano, in Libano è al lavoro da domenica scorsa presso il porto di Beirut in modo da fornire supporto alle Forze Armate Libanesi (LAF) nelle operazioni di pulizia e di rimozione delle macerie che si sono accumulate nell'area ed in altre zone della capitale investite dall'esplosione del 4 agosto.
Le operazioni richieste delle autorità libanesi, dureranno tre settimane e consentiranno non solo la riapertura del porto ma anche dei servizi pubblici. I militari italiani del contingente UNIFIL effettueranno inoltre anche degli interventi nelle strade cittadine di particolare interesse ed anche in alcune aree residenziali del centro di Beirut che sono state danneggiate dall'esplosione.
Ancora una volta il supporto dei "Caschi Blu"italiani alle LAF si sta rivelando fondamentale per consentire ai cittadini di Beirut il ritorno alla normalità anche presso la zona portuale. (http://lasottilelinearossa.over-blog.it)