Ce tenemo stretti l'insegnamenti che stammatina ce ha lasciato er Papa Leone 'n Vaticano, pe' 'r Giubileo de li Governanti e de l'Amministratori.Er Santo Padre ce ha ricordato che 'a politica nun deve da esse 'na carriera, ma 'na missione. E ha detto chiaro e tonno che chi c'ha 'n mano incarichi politici o de responsabbilità, nun s'ha da scordà mai la dignità de la persona, deve sempre da pensa' ar bene de tutti, difenne 'a famija e 'a vita, e dà 'n'educazione seria e completa a li giovani.Forte er passaggio su'a legge naturale, che deve esse 'na specie de bussola pe' chi fa 'e leggi e pe' tutta 'a politica. E pure importante er richiamo der Papa su tutte le rogne etiche, legali e umane che stanno a veni' fora co' ‘sta 'ntelligenza artificiale.L'Italia va avanti pe' la su' strada, sia qua che fora, pe' fa in modo che l'IA nun se magni tutto e resti sempre ar servizio dell'omo, e nun er contrario.E nun mollamo manco su 'n'artro fronte: difenne' la libertà religiosa, che è 'n diritto che vien prima de tutte 'e leggi scritte, ma che ancora oggi, in troppe parti der monno, viene pestato co' li piedi.

Così la sora premiere Giorgia Meloni aveva commentato l'incontro di ieri con il nuovo Papa. In fondo, quando è sicura di far bella figura, una dichiarazione non se la fa mai mancare... 

Per questo, non ha mancato di "dichiarare" pure in occasione del 25° anniversario del quotidiano Libero (da qualsiasi notizia pur minimamente vera), tenutosi a Milano il 12 giugno 2025. Nell'occasione aveva detto che:

«Io penso che Donald Trump sia coraggioso, schietto, determinato, che difende i suoi interessi nazionali. Io mi considero coraggiosa, schietta e determinata e difendo gli interessi nazionali, direi che ci capiamo bene anche quando non siamo d'accordo.» 

In sostanza, se pure non ha ammesso di essere una stampa e una figura con il presidente degli Stati Uniti, Meloni ha sostenuto di essere comunque una quasi fotocopia di Trump.

E adesso che la sua stella polare a stelle e strisce ha dichiarato guerra all'Iran, che cosa ci dice Meloni di Trump? Nulla.

Palazzo Chigi ci ha fatto sapere che "a seguito dell’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha convocato d’urgenza e presieduto questa mattina una conferenza telefonica. Hanno preso parte il Vicepresidente e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Vicepresidente Matteo Salvini, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, i Sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari e i vertici dell’Intelligence.  Nel corso della conversazione è stata analizzata la situazione dei siti iraniani a seguito degli attacchi. Una valutazione precisa dei danni potrà essere fatta solo con il passare delle ore.  La crisi è al centro dell'attenzione dell’esecutivo in tutti i suoi risvolti, dalla situazione dei connazionali nella regione, con cui la Farnesina è in costante contatto, agli effetti economici e di sicurezza. Il Presidente del Consiglio si terrà in contatto con i principali alleati e leader della regione nelle prossime ore. L’Italia continuerà a impegnarsi per portare al tavolo negoziale le parti"....

E su quanto fatto da Trump che ha detto Meloni? Nulla. È contraria, è d'accordo? Non lo sappiamo... e naturalmente non sappiamo neppure cosa vuol fare il suo governo!

E l'altro devoto di Trump, il vicepremier Salvini, che cosa pensa di quanto fatto dal suo idolo? Non lo dice... E figuriamoci se possiamo saperlo da Tajani che, per principio, non è in grado neppure di dire cosa stia facendo lui.

In compenso, qualcosa sappiamo dalle opposizioni:

Giuseppe Conte, M5s:"L'attacco in Iran di Trump, a fianco del criminale Netanyahu, è un atto grave e pericoloso che può avere conseguenze catastrofiche portandoci verso un conflitto dagli esiti incalcolabili, generando tensioni e insicurezze in tutto il mondo.Trump non dà seguito ai suoi iniziali propositi di comporre crisi e conflitti per via negoziale e adotta la dottrina Netanyahu: “la pace attraverso la forza”. Questo significa licenza di calpestare il diritto internazionale e rischia di produrre sempre maggiore instabilità: se abbandoniamo la via negoziale e degli sforzi diplomatici per gestire gli scenari critici, anche le peggiori autocrazie, per garantirsi sopravvivenza, si danneranno per riempire i propri arsenali, soprattutto di testate atomiche, per affermare la propria forza. Stanno riportando indietro le lancette della storia, stiamo ritornando alla legge del più forte. Tutto questo allontana la prospettiva di ricostruzione di un nuovo equilibrio mondiale che dia a tutti, nel segno della giustizia condivisa e non certo delle iniquità imposte, maggiore sicurezza e porti la pace.In tutto ciò, qual è la posizione dell'Italia? Il Governo va in ordine sparso. Il Ministro degli Esteri Tajani: "ci auguriamo che dopo questo attacco si possa arrivare alla de-escalation". Il Ministro della Difesa Crosetto, all’opposto: "si apre una crisi molto più grande". Mentre Meloni metterà ancora una volta la testa sotto la sabbia, come fa da tre anni, esprimendo “forte preoccupazione”?Noi crediamo e ribadiamo che più armi e più guerre non siano una via per la pace e la sicurezza. Ucraina, Afghanistan, Libia, Iraq non ci hanno insegnato nulla? Fermatevi".

Elly Schlein, PD: 
"Trump diceva che avrebbe portato la pace e messo fine ai conflitti, e invece lancia le bombe in Iran e infiamma il mondo, aprendo la strada a una pericolosa escalation globale. Facciamo nostre le parole del segretario generale delle Nazioni Unite Guterres contro l’uso della forza, per il rispetto del diritto internazionale e per il ritorno immediato alla via negoziale. Esprimiamo grave preoccupazione per questo attacco di Trump, che si fa trascinare in guerra da Netanyahu e agisce senza il coinvolgimento del Congresso come invece impone la Costituzione americana.Siamo tutti d’accordo che il regime teocratico e liberticida di Teheran non possa sviluppare un’arma nucleare, ma il modo per impedirlo non è bombardare, è negoziare.Il Governo italiano dica con chiarezza che non parteciperà ad azioni militari né consentirà che il nostro territorio possa essere utilizzato per fornire sostegno a una guerra che la comunità internazionale deve provare a fermare prima che sia troppo tardi, e si impegni per la de-escalation e per far tornare tutti gli attori coinvolti al tavolo negoziale, anche per difendere il Trattato di non proliferazione nucleare. L’Italia ripudia la guerra e vuole la pace". 
Laura Boldrini, PD: "Con l'attacco degli Usa all'Iran, lo scenario peggiore che potessimo immaginare è diventato realtà. Il presidente che doveva portare la pace "in 48 ore" sta trascinando il mondo intero verso il baratro unendosi alla guerra voluta da Netanyahu contro ogni regola del diritto internazionale, come hanno sottolineato illustri giuristi di tutto il mondo.Quando nel 1945 gli Stati uniti sganciarono le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki provocando più di 200mila morti e conseguenze devastanti per la popolazione e i territori, solo Washington possedeva l'ordigno atomico. Oggi sono 9 i paesi che posseggono le bombe nucleari, tra cui gli Usa e Israele.All'indomani dell'attacco russo all'Ucraina tutto il mondo condannò, giustamente, Putin per aver aggredito un altro Stato sovrano. L'Iran è uno stato altrettanto sovrano, anche se disprezziamo il regime che lo governa.Meloni condanni fermamente questa decisione del suo amico e alleato Trump di bombardare l’Iran e ne prenda le distanze: l'Italia non deve in alcun modo essere trascinata, anche indirettamente, in una tale guerra di aggressione.Questa è una corsa verso l'autodistruzione dell'umanità che va fermata prima che sia troppo tardi".

Nicola Fratoianni, AVS:  
"Gli USA entrano direttamente in guerra. Nella notte Trump ha annunciato di aver attaccato tre siti nucleari in Iran. Un pericoloso salto di qualità che spinge al massimo l’escalation militare e mette a rischio l’intero pianeta.Come se non bastasse, Trump ha bombardato l’Iran senza l’autorizzazione del congresso americano, quindi si tratta di azioni illegali non solo rispetto al diritto internazionale ma anche dal punto di vista dell’ordinamento costituzionale americano, come denunciato da molti parlamentari e in modo particolarmente forte dai democratici Bernie Sanders e Alexandria Ocasio Cortez.Aspettiamo subito il governo italiano in Parlamento. Occorre una immediata e decisa iniziativa diplomatica per fermare l’escalation e far tacere le armi".

Angelo Bonelli, AVS:"La follia di Trump e Netanyahu che vogliono scrivere un nuovo ordine geopolitico con la le bombe portandoci verso la 3.a guerra mondiale. Meloni che ha umiliato l’Italia, appaltando la nostra politica estera a USA e Israele non conceda l’uso delle basi militari in Italia a Trump! Stop guerra e stop bombe a Gaza".