Nel pomeriggio di martedì, Theresa May ha presentato il suo ennesimo piano nel tentativo di ottenere l'approvazione dell'accordo sulla Brexit da lei sottoscritto con l'Ue.

Le nuove proposte che saranno presentate in Parlamento all'inizio di giugno, sono state descritte dalla May come un suo sforzo per arrivare ad un compromesso con le posizioni sostenute dagli oppositori, a cui ha chiesto di fare altrettanto nei suoi confronti, definendo il nuovo piano come l'ultima possibilità di arrivare alla Brexit, la cui attuazione altrimenti sarebbe a rischio.



Questi i punti chiave del nuovo piano annunciato oggi a Londra dalla premier britannica:

La promessa che il Parlamento potrà esprimersi sulla possibilità di far votare i britannici, tramite un nuovo referendum, sull'accordo prima che questo venga ratificato... purché sia prima approvato dalla Camera dei Comuni.

La possibilità di votare su diverse opzioni doganali, compresa una proposta del Governo per un'unione doganale temporanea per le merci.

L'obbligo per il Regno Unito di proporre un'alternativa al backstop dell'Irlanda del Nord entro la fine del 2020.

Se il backstop dovesse entrare in vigore, il disegno di legge garantirebbe in ogni caso che l'Irlanda del Nord rimarrà comunque allineata al resto del Regno Unito e non farà in nessun caso parte di una diversa area doganale.

Un adeguamento dell'attuale legislazione britannica in relazione ai diritti di lavoratori, i cui standard verranno adeguati, se non addirittura migliorati, rispetto alle normative europee. Lo stesso dicasi per gli standard legati all'ambiente.

L'obbligo di modificare la dichiarazione politica sulle future relazioni con l'UE.


I primi commenti espressi sul nuovo piano anticipato da Theresa May sono stati però negativi, soprattutto dai parlamentari pro Brexit all'interno del Partito conservatore, che hanno commentato quanto proposto dalla premier come un tentativo di acquisire consensi tra alcuni deputati del gruppo parlamentare laburista.