La legge di Bilancio è approdata al Senato martedì 27 dicembre, con le comunicazioni del Presidente sul contenuto del disegno di legge, con il ddl poi inviato alla 5.a Commissione permanente in sede referente con il parere di tutte le altre Commissioni.
Nella seduta di mercoledì 28 dicembre, si è avviata la discussione generale senza la relazione della Commissione Bilancio, conclusa la quale si è proceduto alla votazione degli articoli da 2 a 22 (II Sezione ovvero stati di previsione). Il Governo ha poi posto la questione di fiducia sull'approvazione dell'art.1, nel testo licenziato dalla Camera.
Quest'oggi, giovedì 29 dicembre, con 107 voti favorevoli, 69 contrari e un astenuto, l'Assemblea di Palazzo Madama ha approvato definitivamente il disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025, dopo aver rinnovato la fiducia al Governo approvando l'art.1, nel testo licenziato dalla Camera, con 109 voti favorevoli, 76 contrari e un'astensione.
L'approvazione è avvenuta mentre, presso la Nuova Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, era in corso la conferenza stampa di fine anno del/della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare.
Le opposizioni hanno commentato il definitivo via libera sella legge di Bilancio 2023 in questi termini...
"Eccola la leggina di Bilancio della destra minacciosa e agguerrita che gridava "È finita la pacchia" all'Unione Europea. I sovranisti all'amatriciana hanno presentato una manovrina, un pannicello caldo che basta appena appena per far arrivare il Paese ad aprile, mentre irridono i giovani, umiliano le donne e prendono in giro pensionati e lavoratori. In compenso festeggiano le società di calcio di serie A e gli evasori seriali". La dichiarazione di voto in qualità di vice capogruppo per il MoVimento 5 Stelle Senato:
"Questa legge di bilancio può essere considerata un atto di presenza privo di qualsiasi visione. Una legge piena di mance e mancette posta tra il peggio di Berlusconi e il meglio di Salvini. Avete dimostrato che il sovranismo è una strategia di marketing che svanisce quando si acquisisce il potere. ... Ma che davvero, dopo dieci anni di proclami rivoluzionari, inni a Trump, Bolsonaro, Johnson, Orban, Putin, richieste di uscita dall'euro, lotte titaniche contro il mainstream e i poteri forti avete prodotto una cosina così grigia e inutile? ... No, non siete pronti a governare un grande paese come l’Italia. E verrebbe da dire: aridatece Mario Draghi." Dal discorso in Senato di Carlo Calenda di Azione, ItaliaViva, RenewEurope: