Questa la nota a commento diffusa dall'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) sull'emendamento Foti (Fratelli d'Italia), inserito all'ultimo minuto nella legge di bilancio 2023, nonostante il testo sia di natura ordinamentale e quindi non ammissibile in una manovra finanziaria.
È stato approvato in Commissione Bilancio l'irresponsabile emendamento di Fratelli d'Italia per sparare alla fauna selvatica ovunque, anche in città e nelle aree protette, anche nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto. L'emendamento Far West è apparso fuorisacco al termine della discussione in Commissione contro gli accordi presi con le opposizioni che assicuravano la discussione dei soli emendamenti dei fascicoli presentati nei quali questa norma non compariva. «Con ogni probabilità sarà presentato con il maxi-emendamento in Aula e, se sarà approvato, siamo pronti a segnalarlo alla Corte di Giustizia ambientale europea poiché un emendamento del genere modifica la legge nazionale sulla caccia n. 157/92 che richiama una direttiva europea», dichiara Massimo Comparotto, presidente dell'Oipa, che stigmatizza così l'inserimento nella manovra di bilancio dell'emendamento FdI che vorrebbe vedere abbattuti gli esemplari di fauna selvatica anche per motivi di sicurezza stradale, in aree protette e in città. L'Oipa fa notare come una tale previsione apra alla mattanza indiscriminata della fauna mettendo inoltre a rischio la pubblica sicurezza e incolumità. Ogni anno, a fine stagione venatoria, si contano morti e feriti anche tra gli umani, cacciatori e non. Battute di caccia in aree protette, in città e in qualsiasi giorno dell'anno, moltiplicherebbe il fenomeno. È previsto nel testo, inoltre, che le carcasse che superino le analisi igienico-sanitarie possano essere destinate al consumo alimentare. La proposta include l'adozione di un Piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica attuabile "mediante abbattimento e cattura". «È uno sconsiderato emendamento che mette a repentaglio la vita della fauna e anche degli umani. Naturalmente i portatori d'interessi legati alla tutela degli animali e della biodiversità non sono stati mai ascoltati dal nuovo Governo, al contrario di altre categorie legate al mondo delle armi», conclude Comparotto.