Lo United States Secret Service è un'agenzia federale americana, che dipende dal Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti e a cui è affidata la protezione del presidente in carica e dei suoi familiari. La protezione è ininterrotta, 24 ore al giorno, per tutta la durata del mandato.

Una protezione, va da sé, che non riguarda solo la Casa Bianca e le occasioni pubbliche legate all'incarico. Dovunque il presidente vada, anche se in vacanza,  degli agenti del Secret Service devono essere al suo fianco. Lo stesso trattamento vale per i familiari.

Naturalmente, questo pone anche dei problemi pratici dal punto di vista logistico: dove alloggiare quelle persone? Sia Clinton che i Bush, padre e figlio, alloggiavano gli agenti del Secret Service all'interno delle loro abitazioni o in cottage annessi... gratuitamente!

Ci mancherebbe... dirà qualcuno. Eppure non è così scontato, come dimostra l'attuale presidente Donald Trump che, invece, nei 342 giorni - un terzo della sua intera presidenza - che ha trascorso nei club e negli hotel di sua proprietà, ha fatto pagare le spese di alloggio degli agenti della sua scorta al Dipartimento della Sicurezza Nazionale, per un ammontare di centinaia di migliaia di dollari. 

Solo tra gennaio 2017 e aprile 2018, il Secret Service ha effettuato 103 pagamenti per oltre 471mila dollari a saldo di fatture emesse da vari club e hotel di Trump come spese di alloggio per la scorta.

Tra le spese del 2017, spiccano i 650 dollari a notte fatturati decine di volte per stanze che hanno ospitato gli agenti del Secret Service al seguito di Trump durante i soggiorni al suo Mar-a-Lago Club in Florida e i 17mila dollari al mese per l'affitto di un cottage con tre camere da letto al Trump National Golf Club Bedminister a New Maglia.

Tra l'altro, le spese fatturate sembrano essere pure superiori al costo medio di altri alberghi della stessa categoria e a quello che gli stessi alberghi di Trump applicherebbero abitualmente ai loro clienti.

Tutti questi dati sono frutto del lavoro di alcuni giornalisti dell'Washington Post, che sono riusciti a prendere visione delle fatture, anche se il Secrete Service non le aveva rese pubbliche, nonostante ciò sia obbligatorio per importi superiori ai 10mila dollari.

L'inchiesta, tra l'altro, contraddice le dichiarazioni di Eric Trump, secondo figlio di Donald Trump e della sua prima moglie Ivana che, in merito ad addebiti delle spese di soggiorno per i membri dell'entourage del padre, aveva detto in una intervista a Yahoo Finance dello scorso anno che "se mio padre viaggia, rimangono nelle nostre proprietà gratuitamente", aggiungendo che la fatturazione avrebbe riguardato solo le spese per le pulizie". Ma a Mar-a-Lago, un dipendente che si occupa di riassettare le stanze viene pagato 11,13 dollari l'ora!

In base a quanto dimostra l'inchiesta del Post, l'amministrazione Trump ha fatto registrare un'anomalia senza precedenti nella storia della Casa Bianca, addebitando le spesi di soggiorno a chi si occupa della protezione sua e della sua famiglia. Inoltre, consapevole della gravità della cosa, si è preoccupato che non se ne venisse a conoscenza, vietando al Dipartimento della Sicurezza di rendere pubbliche le fatture, come da prassi.

È la prima volta che un presidente, tanto sfacciatamente, sta beneficiando finanziariamente a livello personale dei privilegi del suo incarico.