In Europa, la Svezia prima e la Grecia successivamente, con effetti tragici per quanto riguarda il costo in vite umane, ci hanno ricordato la pericolosità degli incendi che, ultimamente, a causa dei cambiamenti climatici, stanno diventando sempre più pericolosi e devastanti.

Anche gli Stati Uniti ne stanno facendo le spese. In questo periodo sono ben 90 gli incendi che stanno interessando molte aree di quel Paese, dal Texas all'Oregon. Il più devastante, però, è quello che di nuovo sta interessando la California. Lo scorso anno, fu l'incendio sviluppatosi nella Napa Valley a riempire per giorni le cronache della stampa locale e non solo.

Questa volta l'incendio che sta devastando la California si è sviluppato molto più a nord, a circa 200 km. in linea d'aria da Sacramento, nella Contea di Shasta. Il numero di morti è stato finora di sei, compresi due vigili del fuoco.

Gli ultimi a perire nell'incendio sono stati due bambini, di 4 e 5 anni, e la loro bisnonna di 70 anni. La donna, nell'ultimo disperato tentativo di salvare i nipoti, ha messo su di loro una coperta bagnata mentre la loro casa andava a fuoco.


Nel capoluogo Redding, una cittadina di quasi 100mila abitanti, circa 40mila sono stati gli ordini di evacuazione.

Finora, l'incendio ha bruciato circa 40mila ettari di vegetazione da quando è scoppiato lo scorso lunedì. Per contenerlo, nell'area sono stati dislocati oltre 3.500 vigili del fuoco e 17 elicotteri che sganciano acqua sulle linee di tamponamento tracciate per circoscrivere in parte il perimetro delle fiamme.

Più di 160 dipartimenti di pompieri provenienti dalla California e da altri Stati lavorano da una settimana per spegnere l'incendio.

Il presidente Donald Trump ha dichiarato sabato lo stato di emergenza, autorizzando fondi federali destinati agli aiuti umanitari.