Perché l'Inter si è qualificata alla finale della Champions League 2022/2023? 

È molto semplice. Durante la stagione la squadra di Simone Inzaghi faticava... persino a correre. Invece, a stagione quasi conclusa, dopo aver giocato una cinquantina di partite, i nerazzurri, finalmente, hanno trovato lo stato di forma che finora gli era mancato, tanto da riuscire a correre, anche in  velocità, persino il doppio dei suoi avversari.

Questo è quanto accaduto nelle due semifinali disputate contro il Milan. Se poi a questo aggiungiamo che i nerazzurri sanno anche giocare a pallone, è evidente che il risultato di 2-0  dell'andata e di 1-0 del ritorno (aggregato 3-0) è assolutamente meritato e forse persino risicato per quello che si è visto in campo. 

Il Milan, con un Leao a mezzo servizio, ieri sera è riuscito a tenere per 74 minuti il risultato sullo 0-0, iompegnando ben poco Onana. Poi ci ha pensato Lautaro Martinez a chiudere il discorso qualificazione sbloccando il risultato con un sinistro sotto misura che ha sorpreso Maignan, autore comunque di una buona prova.

L'ultima finale di Champions League per l'Inter è stata quella contro il Bayern Monaco nel 2010 al Santiago Bernabéu. Fu l'anno del Triplete. Il Milan, invece, l'ultima finale di Champions l'aveva disputata 16 anni fa. A Istanbul, l'Inter avrà di fronte il Manchester City o il Real Madrid... non uno scherzo.

Così, Simone Inzaghi ha espresso la propria soddisfazione:

"Probabilmente nei prossimi giorni ci renderemo conto di quello che abbiamo fatto, per noi inizialmente era un sogno ma ci abbiamo sempre creduto, abbiamo fatto un percorso straordinario contro grandissime squadre, questi ragazzi ci hanno creduto dal primo giorno. Vincere una semifinale, un derby in questo modo è incredibile, bisogna fare i complimenti ai ragazzi. Abbiamo messo in campo concentrazione ed equilibrio. Il Milan lo abbiamo affrontato tante volte, negli ultimi mesi abbiamo fatto 4 derby e li abbiamo vinti tutti, loro hanno una grande qualità ma i ragazzi sono stati bravissimi ed è giusto che si godano serate di questo genere. Avevo detto che avremmo messo un impegno folle senza guardare che fosse una competizione o l'altra cercando di dare sempre il massimo. Dal primo aprile al 16 maggio abbiamo giocato sempre, domani ho dato un giorno libero perché era dal primo aprile che non ci fermavamo neanche un giorno abbiamo fatto percorso intenso ma abbiamo ottenuto due finali, abbiamo recuperato in campionato, bisogna fare i complimenti ai ragazzi che ci hanno messo un impegno folle. È un traguardo voluto e ottenuto con tanto impegno. Real o City? Sono due delle migliori d'Europa, all'andata è stata una partita equilibrata, domani guarderò la partita con tanto interesse. Ho la fortuna di avere uno staff meraviglioso e dei ragazzi che mi hanno sempre seguito ed è giusto che tutti insieme ci godiamo delle serate così: ci aspettano 2 finali, 3 partite di campionato e dobbiamo finire al meglio. Sono orgoglioso di essere in questa società, mi era stato chiesto 19 mesi fa di ritornare agli ottavi di Champions e questi ragazzi si sono superati già l'anno scorso. Quest'anno hanno fatto ancora meglio, nessuno ci ha regalato niente, abbiamo realizzato un sogno con tanto lavoro e sacrificio".

Stefano Pioli, invece, cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: 

"I giocatori hanno dato il massimo. L'Inter ha meritato, ma parlare di voglia non mi sembra corretto. Siamo mancati nei primi 15 minuti dell'andata. Stasera siamo partiti bene, poteva cambiare la partita e peccato. Siamo arrivati fin qua con merito e speravamo di arrivare i finale. Inevitabile essere delusi per questo epilogo di un cammino importante in Champions. Per il percorso di questi anni sarebbe stato qualcosa di particolare e non esserci riusciti è una delusione. La stagione è stata più complicata del previsto, ma ci ha insegnato tanto. La semifinale è comunque un traguardo straordinario. Il gruppo viene da uno Scudetto, è difficile parlare di un percorso negativo. Abbiamo provato ad essere competitivi in due competizioni, ma uscendo in semifinale è normale essere delusi e i rimpianti sono soprattutto per il campionato. Dobbiamo finire bene, non possiamo finire una stagione solo con negatività. Potremo ripartire con ancora più certezze, la base della squadra è ottima su cui poter lavorare".


Crediti immagine: twitter.com/Inter/status/1658774360667324418