Nonostante il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, abbia mostrato una maglia viola con su scritto Mattarella, il presidente della Repubblica non è tra i convocati di Italiano per scendere in campo mercoledì, all'Olimpico, per la finale che assegnerà la Coppa Italia 2022/2023.

Sergio Mattarella, come ogni anno, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale i calciatori, i dirigenti e gli staff tecnici di Fiorentina e Inter, squadre finaliste della Coppa Italia Freccia Rossa. Nel corso dell'incontro sono intervenuti il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, e gli allenatori delle squadre finaliste Vincenzo Italiano e Simone Inzaghi. Erano presenti il Presidente della FIGC-Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, e il Commissario tecnico della Nazionale italiana, Roberto Mancini.

E dopo l'incontro ecco come i due allenatori hanno presentato la partita di mercoledì.

Vincenzo Italiano, Fiorentina: "Vedere la Coppa da vicino mi dà una sensazione di grande orgoglio. Per essere qui e per giocare la gara di domani. Abbiamo un'altra finale. Abbiamo fatto un percorso fantastico. Inter? Ostacolo duro, ma ci giochiamo tutte le nostre chance. Loro forti, ma daremo filo da torcere.Mi voglio concentrare in questi due anni, dove è nato tutto l'anno scorso a Moena. Abbiamo fatto un processo di crescita incredibile, anche grazie a miei ragazzi. Mi hanno sempre ascoltato e hanno fatto tutto il necessario per uscire da momenti duri. Abbiamo raggiunto l'Europa e la semifinale di Coppa Italia e dovevamo migliorare. Lo stiamo facendo e abbiamo onorato le Coppe. Ho messo tutto me stesso e tutta la mia passione in questi due anni. Abbiamo fatto bene, ma non dobbiamo accontentarci. Siamo fiduciosi e domani dobbiamo dare tutto noi stessi.Come affrontare l'Inter? Posso immaginarmi un modo, ma poi quando inizia la gara cambia tutto. Voglio concentrarmi sui miei ragazzi e riproporre quello che ci ha portato qua. Dobbiamo mettere in difficoltà l'Inter giocando come a Basilea. C'è una montagna da scalare, ma voglio vedere gli occhi che ho visto a Basilea.Inzaghi e le finali? Oltre alla grande qualità dell'Inter, c'è anche un allenatore che sa vincere i trofei. Lui è uno specialista, non si può nascondere. Nelle mie finali vedevo i ragazzi proporre il proprio credo e la propria idea, senza mollare. Poi abbiamo un'altra finale e comunque vada dobbiamo tornare a Firenze e continuare a lavorare. Faremo vedere a tutti che ci meritiamo questa finale".


Simone Inzaghi, Inter:"Domani è una finale. Ne ho giocate diverse. Delle volte si era favoriti e altre no, domani affrontiamo una squadra che è in grande salute, sappiamo cosa troveremo, ci siamo già affrontati quest'anno. La Fiorentina si è meritata due finali importantissime così come l'Inter. Sarà una finale aperta e dovremo essere squadra, reggere i momenti della partita ed essere bravi a indirizzarla.Uno specialista delle finali? Speriamo che questa fama possa continuare perché abbiamo due finali da disputare, quindi spero che la trazione possa continuare, ma devo solo ringraziare i ragazzi. Quest'anno abbiamo passato momenti felici e meno felici, negli ultimi due mesi abbiamo fatto delle cose importantissime, in campionato avevamo un ritardo importante, anche lì siamo stati bravi, ma ci manca ancora un passetto e poi c'è la finale di Champions, inaspettata per la maggioranza, ma noi abbiamo sempre avuto una speranza di giocarla fin dal sorteggio.C'è il rischio che la Fiorentina possa avere più fame? No perché abbiamo tanto rispetto della Fiorentina e sappiamo che partita dobbiamo fare e il percorso faticoso che ci ha portato qui a Roma. Abbiamo voluto con tutte le forze questa finale, quindi cercheremo di fare il massimo sapendo che abbiamo di fronte un avversario che sta bene ma l'Inter proverà a riportare la Coppa a casa come l'anno scorso.Qual è il merito di Inzaghi per queste due finali? Anche quando si vincono trofei, come la Supercoppa di gennaio, penso che quei risultati si ottengono tutti insieme, tutti insieme si vince e si perde. Noi siamo stati bravi nei momenti di difficoltà a stare insieme senza mai cercare un colpevole ma al contrario cercando sempre di trovare delle soluzioni".