Samsung, in base a quanto è stato pubblicato oggi come anticipazione dall'agenzia di stampa Reuters, ha pianificato di iniziare la commercializzazione dei suoi smartphone rigenerati.

In base all'attuale strategia di vendita, i clienti Samsung che scelgono di poter aggiornare il loro apparato, riceveranno un nuovo modello quando questo sarà disponibile. Questa scelta commerciale, non certo nuova, costringe Samsung a monetizzare sui ritiri.

A parte la decisione, non è stato anticipato altro della nuova politica commerciale  che la casa coreana sta per intraprendere. Pertanto, è sconosciuta la data di inizio, sono sconosciuti i paesi in cui sarà applicata, è sconosciuto il prezzo a cui i prodotti Samsung "refurbished" saranno commercializzati.

La politica commerciale, come già detto, non è nuova. Apple la sta già praticando da tempo con sconti leggermente superiori al 30% del prezzo originale, anche per aprirsi delle fette di mercate anche in quelle aree geografiche i cui abitanti non possono permettersi di acquistare, a prezzo di listino, i costosissimi gadget della casa di Cupertino.

Anche Samsung dovrebbe essere animata dalle stesse motivazioni. Va però sottolineato che, mentre Apple ha per le sue linee di prodotto solo due/tre modelli molto costosi, la casa coreana ha invece una vasta scelta di opzioni che coprono diverse fasce di prezzo, con uno sguardo anche ai clienti meno danarosi. Quindi, con la nuova politica commerciale, Samsung potrebbe rischiare di intaccare le  vendite dei prodotti nuovi di fascia medio-bassa.

In base alle supposizioni, e non tanto alle indiscrezioni, con questa politica Samsung starebbe anche pensando all'enorme mercato cinese per confermare e allargare il proprio share, sempre sotto attacco a causa delle offerte low cost da parte delle case locali concorrenti.