Le organizzazioni non profit statunitensi sono nel caos dopo l'ordine dell'amministrazione Trump di sospendere i finanziamenti federali a un elevato numero di programmi sociali. Le agenzie hanno tempo fino al 10 febbraio per inviare informazioni dettagliate sui progetti interessati, ma le conseguenze potrebbero essere immediate e drammatiche.

Diane Yentel, CEO del National Council of Nonprofits, ha denunciato in una dichiarazione l'impatto devastante della misura: dalla sospensione della ricerca sul cancro infantile all'interruzione di servizi critici come l'assistenza alimentare, i rifugi anti-violenza domestica e le linee telefoniche per la prevenzione dei suicidi. "Anche una breve pausa nei fondi potrebbe costare vite umane", ha avvertito Yentel, il cui gruppo è tra i quattro che hanno già intentato causa contro il governo.

L'ordinanza colpisce anche governi statali e locali, dipendenti dagli aiuti federali per servizi essenziali come la costruzione di autostrade, i pasti scolastici e l'assistenza all'infanzia. A preoccupare è l'assenza di esenzioni per le aree colpite da calamità naturali, come Los Angeles e la Carolina del Nord occidentale, nonostante le rassicurazioni di Trump durante le visite della scorsa settimana. Intanto, un promemoria governativo ha citato una spesa federale di quasi 10 trilioni di dollari nel 2024, di cui 3 trilioni destinati a sovvenzioni e prestiti. Tuttavia, secondo il Congressional Budget Office (CBO), la cifra reale sarebbe di 6,75 trilioni, includendo fondi autorizzati ma non ancora erogati.

Mentre gli alleati repubblicani di Trump spingono per tagli drastici alla spesa (escluse previdenza sociale e Medicare, che assorbono un terzo del bilancio), i democratici attaccano la mossa come "illegale e pericolosa". Il leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer, ha anche ricordato che la Costituzione affida al Congresso il controllo sulla spesa, aggiungendo che "questa decisione è crudele e colpirà le famiglie".

Trump, però, sostiene che il presidente abbia il diritto di bloccare fondi a programmi non graditi, posizione appoggiata dal suo candidato al bilancio, Russell Vought, il quale ha a lungo teorizzato l'autonomia dell'esecutivo in materia.

Non mancano però voci critiche anche tra i repubblicani. Il deputato Don Bacon ha espresso preoccupazione dopo aver ascoltato elettori direttamente colpiti, come una responsabile di un programma extrascolastico a rischio chiusura. "Abbiamo già stanziato questi soldi. Non viviamo in un'autocrazia", ha dichiarato, richiamando il principio della separazione dei poteri. Viceversa, il repubblicano Tom Emmer ha difeso Trump: "È stato eletto per rompere con lo status quo. Non sarà business as usual".

Con gli avvocati delle non profit già al lavoro per contestare l'ordinanza e il dibattito costituzionale destinato ad accendersi, il congelamento dei fondi rischia di trascinarsi in una lunga battaglia legale. Intanto, milioni di cittadini temono di perdere servizi salvavita, mentre stati e enti locali calcolano i danni. La sfida di Trump al Congresso potrebbe ridefinire i confini del potere esecutivo, ma il prezzo, avvertono gli esperti, potrebbe essere pagato dalle persone più vulnerabili.