L'8 maggio, per i britannici, è il VE Day o Victory in Europe Day, in pratica corrisponde al nostro 25 aprile. La celebrazione, quest'anno, è stata in tono minore acausa della Covid.

Le commemorazioni sono iniziate con le Red Arrows, la pattuglia acrobatica della Royal Air Force che ha sorvolato Londra, mentre i caccia Typhoon hanno sorvolato Cardiff, Edimburgo e Belfast.

Il principe Carlo e Camilla hanno posato dei fiori al monumento ai caduti nei pressi di Balmoral, dove il principe Carlo e Camilla posarono fiori e guidarono il paese in silenzioso ricordo.

Alle 15, nello stesso istante in cui Winston Churchill si rivolse alla nazione l'8 maggio 1945, la BBC ha trasmesso le sue parole: "Potremmo concederci un breve periodo di gioia, ma non dimentichiamo per un momento le fatiche e gli sforzi che ci aspettano".

Parole che ha ripreso anche i premier attuale, Boris Johnson che ha ricordato alla nazione che la risposta del Paese alla pandemia richiede lo stesso sforzo e lo stesso coraggio dimostrati durante la Seconda Guerra Mondiale.

E non è retorica, visto che il bilancio dei morti da coronavirus nel Regno Unito è salito a oltre 36mila secondo l'Ons, l'Istat britannico, con l'aggiunta di 3417 decessi la cui causa era stata registrata come dubbia negli ospedali inglesi il 25 aprile e il 7 maggio ed è stata poi accertata con tamponi post mortem.

Per l'esattezza, il totale di vittime nella sola Inghilterra - dentro e fuori gli ospedali - è così di 33.021 secondo l'Ons (31.241 secondo il Governo) e sale ad oltre 36mila contando pure Scozia, Galles e Irlanda del Nord.

Tra i deceduti vi è anche un neonato di sole 6 settimane con patologie pregresse, tra le 626 vittime odierne. Si tratta della vittima da Covid più giovane in assoluto, al mondo, tenuto conto che finora il caso noto record era quello di una bimba di 5 mesi morta a New York.