L’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio 2022 rappresenta una minaccia storica per un popolo di tradizione cristiana ortodossa. Ancora più preoccupante per i credenti ortodossi è il fatto che l’alta gerarchia della Chiesa ortodossa russa abbia rifiutato di riconoscere questa invasione, rilasciando invece vaghe dichiarazioni sulla necessità della pace alla luce degli “eventi” e delle “ostilità” in Ucraina, sottolineando al contempo la natura fraterna dei credenti ortodossi, i popoli ucraino e russo come parte della “Santa Russia”, attribuendo la colpa delle ostilità al malvagio “Occidente”, e persino invitando le loro comunità a pregare in modi che incoraggiano attivamente l'ostilità.Il sostegno di molti esponenti della gerarchia del Patriarcato di Mosca alla guerra del presidente Vladimir Putin contro l'Ucraina affonda le sue radici in una forma di fondamentalismo religioso ortodosso, di carattere totalitario, chiamato Russkii mir o mondo russo, un falso insegnamento che sta attirando molti in della Chiesa ortodossa ed è stato ripreso anche dall’estrema destra e dai fondamentalisti cattolici e protestanti. ...
Questo l'inizio della lettera aperta dei teologi ortodossi patrocinata dall’Orthodox Study Center della Fordham University di New York sulla dottrina del “russkij mir” (“mondo russo”) per denunciare e smascherare nella sua radice come peccato, e non solo come azione criminale, la commistione della fede cristiana e dei suoi riti più sacri con la violenza politica, incarnata dall’alleanza tra Cirillo e Putin.
Il compito delle Chiese in questo momento, secondo i suoi estensori, è che questa verità sia portata alla luce.
Alla seguente url la traduzione in italiano della lettera:
https://publicorthodoxy.org/wp-content/uploads/2022/03/Una-dichiarazione-dei-teologi-ortodossi-sul-russkij-mir.pdf
Immagine: Icona: Raduno dei dodici Apostoli, chiesa di Zoodockos Pigi (Fonte vivificante), Vyzitsa, Pelio, Grecia; Foto: chiesa ucraina danneggiata nel villaggio di Bobryk, regione di Kiev