La presidenta della Camera Laura Boldrini le ha provate di tutte per rimanere sulle prime pagine della cronaca politica dei media in Italia, così dalle liti con i 5 Stelle è passata alla caratterizzazione di genere negli appellativi che definiscono cariche e incarichi riferiti alle donne.

Dopo un attimo di pausa, l'attività della presidenta è ripresa prendendo di mira Internet, con la denuncia di offese e bullismo sui social oltre a quella della diffusione di notizie false.

Gli ultimi due temi devono esser stati giudicati interessanti dai media e dalla presidenta stessa in relazione al ritorno d'immagine. Pertanto, Laura Boldrini ha ritenuto utile riprenderli in una lettera rivolta al CEO di Fecebook, Mark Zuckerberg, che quest'oggi è stata pubblicata su Repubblica.

Lettera che dalla Boldrini era stata anticipata ieri ad una agenzia di stampa, poiché dopo che a novembre aveva denunciato il problema dell'odio nei messaggi di cui viene sommerso il suo profilo su facebook, dall'azienda americana non le è arrivata alcuna risposta. Una cosa inaudita!

A Laura Boldrini non è stato sufficiente neppure il colloquio avuto di recente con "Richard Allan, vicepresident public policy di Facebook per l'area Europa-Medio Oriente-Africa", che ha "incontrato a Montecitorio su sua richiesta dopo che, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne," la presidenta aveva postato "una selezione delle oscenità" che costantemente le arrivano, "come a quasi tutte coloro che hanno una presenza nella sfera pubblica".

Ma Richard Allan era poca cosa per la presidenta Boldrini, che, pertanto, ha deciso di scrivere una lettera direttamente all'amministratore delegato e proprietario di facebook per invitarlo ad aprire un ufficio in Italia per cancellare contenuti discriminatori, razzisti oltre a quelli falsi, perché la Boldrini è convinta che le "fake news - create ad arte per fini di lucro, per delegittimare l'avversario o generare tensioni sociali - provochino danni alle persone e spesso rappresentino l'anticamera dell'odio".

Adesso, non resta che attendere la risposta di Zuckerberg alla presidenta della Camera, sperando - per Zuckerberg - che tale risposta arrivi e pure in tempi rapidi. Non è possibile neppure pensare che cosa la presidenta Boldrini sia in grado di fare se il suo appello venisse ignorato!