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Inutile giraci intorno; per lungo tempo si sospettò del fidanzato, Christian, in quanto, stando ai media, Erika aveva fatto delle analisi per scoprire se per caso avesse contratto l’HIV ( scomparendo, peraltro, prima di conoscere il risultato negativo) e, pochissimo dopo la sua scomparsa il ragazzo era andato in vacanza con quello che i giornali definirono un “amico “speciale”. Spuntò, collateralmente, una congerie di supposizioni su questo giovane che avrebbe avuto una vita sessuale nascosta alla fidanzata; Erika, si ipotizza, venuta a saperlo, scioccata, prima cerca di verificare se è stata contagiata, ma non ha il coraggio di affrontare l’esito e fugge o si suicida, panicatissima.

Questa pista viene però screditata agli interni degli ambienti LGBT. Si legge in community.gay.it, 3 luglio 2010: “@nilde togliatta wrote: "Una trasmissione insulsa fatta per distrarre dalla grave situazione economica e sociale in cui versiamo. E che ci meritiamo: mi fanno ridere le frocie tutte impegnate a sinistra per il frociocomunismo i cui riferimenti culturali sono poi “Chi l’ha visto'” . Che teste di cazzo, con voi i diritti non li avremo mai".

Il post fa parte di una discussione  su quel programma e le vicende in cui sarebbero coinvolti dei gay, dichiarati o meno, non annettendo molto valore al coinvolgimento di Valentini.

Fatto sta che il buon Christian ( sempre difeso a spada tratta dalla madre) muore nel 2007 “ dopo una lunga malattia” e ciao. Nel 2014 viene dichiarata la morte presunta di Erika. I genitori non ci sono più, mentre la sorella Elisa pare viva a Praga.

Altre ipotesi sono emerse nel tempo, forse più per disperazione investigativa che per altro: per esempio  un legame col serial killer Danilo Restivo, condannato per l’omicidio di Elisa Claps in Italia e in Inghilterra per quello della sarta Heather Barnett. Si è escluso un coinvolgimento, ma foto di Erika sarebbero state trovate nel pc di Restivo; e, in effetti, cosa abbia combinato il giovane killer dal primo proscioglimento in patria, negli anni novanta, a quando si trasferì in UK, qualche anno dopo, non è molto chiaro, però pare stesse nel nord Italia.

Si parlò poi, chissà perché, di certi brasiliani che vivevano nella frazione dove fu trovata l’auto di lei abbandonata, ma il problema era a monte: perché Erika, invece di andare al ristorante dove era attesa, si sarebbe inerpicata in quel posto?

Torniamo così all’ avvistamento di chi scrive, nell’agosto 2003. Carmen si premura, per la prima volta in vita sua, di contattare il programma “Chi l’ha visto?”, e di corredare la chiamata con una mail, ricevendo assicurazione di interessamento, ma nessuno la contatterà mai. Era Erika, quella ragazza muta, dallo sguardo fisso, stretta tra una madre e un figlio strambi? Chissà. Qualcun altro però, da quelle parti, o non troppo lontano, aveva creduto di segnalare qualcosa nel 2003.

"La ragazza sparita ad Aosta oltre 10 giorni fa sarebbe stata vista da un' impiegata dell' agenzia di viaggi della stazione ferroviaria di Ventimiglia. La donna avrebbe riconosciuto Erika Ansermin il 23 aprile scorso. La ragazza, assieme a una signora orientale, sarebbe entrata in agenzia per chiedere informazioni sui treni diretti nel Principato di Monaco. Gli inquirenti indagano per accertare l'attendibilità della segnalazione. La notizia dell'avvistamento è stata tenuta riservata per evitare di creare false aspettative nella famiglia. Gli investigatori sottolineano che, per un occidentale, distinguere i tratti somatici di un orientale è molto difficile. Erika infatti è coreana e la ragazza individuata nell'agenzia di viaggio potrebbe semplicemente assomigliarle. Per il momento si indaga sull'attendibilità della segnalazione". (Da un forum, Carmine84)

Abbiamo iniziato dalla premessa di un popolo di detective ed ecco che ne dice un articolo:  “Si danno appuntamento nel forum di Delitti Imperfetti (www.delittiimperfetti.com), il sito creato due anni fa da Vincenzo Ciccone…Pagine e pagine dedicate ai fatti più recenti sui quali gli aspiranti investigatori avanzano ipotesi, esprimono dubbi, suggeriscono tesi… C’è anche chi tenta di dare suggerimenti agli inquirenti. Doktor Urzy è intervenuto sul caso di Erika Ansermin, la ragazza originaria di Hong Kong scomparsa da Courmayeur nel 2003: «Credo che le ricerche del corpo di Erika non siano state accurate e neanche facili, però nessuno è ancora mai entrato in casa del fidanzato, nel frattempo deceduto, a spruzzare un pò di luminol. Perché non provarci oggi, in modo da escludere che la casa del fidanzato sia stata la scena del crimine". (La Stampa, detective sul web, 12 febbraio 2008)