Di fronte a una concorrenza internazionale sempre più aggressiva, Luca de Meo propone una strategia di integrazione europea. Da Parigi, il CEO di Renault Group e Presidente dell'ACEA ha esposto la sua visione per un “Airbus dell’auto”, che unisca le forze dei principali costruttori europei per rendere il continente una potenza nel settore dei veicoli elettrici.


Luca de Meo: “L’Europa deve collaborare per restare competitiva”

Mentre molti costruttori hanno rivisto le previsioni al ribasso, preoccupati dal rallentamento del mercato europeo, Renault Group va in controtendenza. Al Salone di Parigi, il CEO Luca de Meo ha spiegato come, nonostante le difficoltà generali, la casa francese non intenda rivedere la propria "guidance" sui profitti. "Non abbiamo motivi per cambiare rotta – ha detto, citando il lavoro di ristrutturazione avviato negli ultimi anni per prepararsi alle turbolenze del mercato – Vedremo poi nel 2025 cosa succederà”. Il manager ha affrontato i temi più urgenti per il settore automotive. Parlando anche nelle vesti di Presidente dell’ACEA, l’associazione dei costruttori europei, ha discusso di sfide, strategie e soluzioni per un'industria in piena trasformazione. La transizione verso l'elettrico resta uno dei temi più dibattuti, ma il CEO di Renault Group è convinto che la semplice dimensione di un’azienda non sia sufficiente per superare le sfide tecnologiche e di mercato. Parlando della volatilità della domanda, ha sottolineato che i costruttori devono essere “compatti, agili e pronti ad adattarsi ai cambiamenti”. Il Gruppo ha imparato dall’esperienza degli ultimi anni a navigare in acque incerte, ha spiegato Luca de Meo. Per esempio, pur investendo nelle gigafactory, l’azienda ha preferito lavorare con cautela, evitando investimenti miliardari eccessivi. Fondamentale per il manager la creazione di una sorta di “Airbus dell’auto”, una collaborazione europea per promuovere l’elettrico, citando l’esempio della partnership tra Toyota e PSA di alcuni anni fa. E puntare sulle auto di piccola taglia, che potrebbero soddisfare una domanda di mercato ancora forte e non adeguatamente supportata. Le piccole auto elettriche potrebbero essere infatti “l’uovo di Colombo” dell’automotive europeo.


Luca de Meo: le tensioni commerciali con la Cina e il ruolo delle tecnologie

Per quanto riguarda i dazi sulle auto elettriche cinesi, Luca de Meo  ha sottolineato come la sfida consista nel “cooperare e competere” con un sistema economico completamente diverso da quello europeo. Sebbene le quote di mercato dei marchi cinesi in Europa siano ancora relativamente basse, il CEO avverte che ignorare la concorrenza potrebbe essere un errore strategico. "Non abbiamo paura di competere", ha dichiarato, anche se ha ammesso che i costruttori europei si trovano in svantaggio per via del ritardo accumulato nella produzione di batterie e della dipendenza dalle materie prime gestite dalla Cina. Sul tema degli incentivi per l’elettrico, l’appello è alla cautela, considerando che dovrebbero solo "coronare un business già funzionante”. La vera sfida, per Luca de Meo, è che l'Europa mantenga il passo con la tecnologia e non perda la propria rilevanza nel settore automobilistico globale. "L'automobile è alla base dell’industria europea, e senza di essa il continente rischia un deficit commerciale” ha aggiunto. Spazio anche al rapporto tra Renault Group e Nissan, che definisce un “matrimonio moderno e aperto” dove ciascuna azienda è libera di collaborare con altri partner. La casa francese continuerà a vendere azioni di Nissan, riducendo la partecipazione al 15%, ma secondo il manager questa decisione non influenzerà i progetti congiunti tra le due società, che rimangono rilevanti e in crescita.