Una riflessione intensa e interessante sulla vita.

 

Lo scrittore Alessandro Accardo pubblica in self il romanzo “Quando chiudo gli occhi” appoggiandosi alla piattaforma Youcanprint. Il libro, disponibile dal 13 maggio 2024, narra la storia di Julien, un uomo che, ritrovatosi misteriosamente al volante della sua automobile, senza ricordare né perché né da dove sia partito, riceve inspiegabilmente un sms dalla moglie malata, quasi ridotta a un vegetale, che gli chiede di raggiungerla nel loro “posto segreto”.  

Julien, a questo punto, chiude gli occhi e inizia un viaggio alla sua ricerca, nella sua mente, rivivendo episodi della sua vita a cui sono legati dei forti sensi di colpa. La narrazione si apre con il prologo, dove un narratore non identificato descrive i sogni avuti durante un periodo di depressione. Inizia un discorso sulla relatività della morale e sulla natura umana, temi che saranno il fine della storia che verrà raccontata in prima persona dal protagonista.

La storia è divisa in tre parti: nella prima, il viaggio ripercorre eventi della vita coniugale; nella seconda, invece, sono narrati episodi di infanzia e, nella terza, la vita di altri due personaggi che rappresentano l’uno l’istinto e l’altro la coscienza. Il tutto viene chiuso da un epilogo scritto in terza persona, in cui viene descritto un finale che può essere interpretato come effettivo o alternativo della storia. Lo scopo è quello di avvalorare la tesi della relatività della morale, utilizzandola come lente attraverso cui osservare e reinterpretare gli eventi della vita.

 

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Storia dell’autore

Alessandro Accardo è nato a Napoli nel 1992 ed è cresciuto a Portici, città dove ha conseguito la maturità scientifica e si laureato in Scienze Agrarie. Nonostante la formazione scientifica, è da sempre attratto dalle discipline umanistiche, in particolare dalla filosofia, con una predilezione per il pensiero di Socrate. La scelta di studiare agraria, motivata dalla prospettiva di un rapido inserimento nel mondo del lavoro, si rivela però non allineata con le sue vere passioni. Dopo gli studi, Accardo entra nel settore della grande distribuzione, ricoprendo il ruolo di direttore di supermercato. L'esperienza, pur fornendogli competenze organizzative e gestionali di spessore, si rivela estremamente faticosa e alienante, costringendolo a ritmi lavorativi frenetici e a rinunciare a sempre più tempo della propria vita privata. A trent'anni, stanco di un'esistenza che percepiva come svuotata, decide di compiere una svolta radicale: abbandona il settore della grande distribuzione e opta per un lavoro nel campo della comunicazione. Questa scelta gli ha permesso di ritrovare un equilibrio tra vita professionale e personale, dandogli la possibilità di dedicarsi a quella che, da sempre, è stata una delle sue più grandi passioni: la scrittura. Tra i suoi interessi, spiccano il cinema d'autore, le commedie di Edoardo De Filippo e la letteratura, con una particolare predilezione per le opere di George Orwell, come 1984 e La Fattoria degli Animali.

 

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