Quanto di più avvincente si è potuto registrare giovedì al Franchi nella semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Fiorentina e Cremonese è stata la coreografia iniziale organizzata dalla curva Fiesole prima del fischio d'inizio.

Per il resto dei 90 minuti, la Fiorentina ha controllato la partita tentando di tanto in tanto di portarsi in avanti per regalare una rete ai propri tifosi e mettere ancor di più al sicuro il risultato dell'andata, mentre la Cremonese ha giocato raccolta dietro la linea della palla sperando nell'occasione giusta per colpire in contropiede.

E tutto questo che cosa ha portato ad un paio di azioni pericolose dei viola, che hanno avuto la possibilità di andare in vantaggio nel secondo tempo con Gonzales, che ha però calciato a lato, e una ripartenza della Cremonese (forse viziata da fuorigioco anche se non segnalato), sempre nella ripresa, ma non finalizzata da alcun tiro, grazie all'intervento in extremis di Ranieri.

Quindi una gara tattica, per non vole usare l'attributio noiosa... ma per la Fiorentina, l'importante era arrivare in finale e l'aobiettivo è stato raggiunto senza alcun patema, eccettuato quello dei tifosi in attesa del fischio finale.

La Coppa Italia sarà assegnata nella finalissima di Roma che il 24 maggio vedrà i viola impegnati contro l'Inter. Inoltre, entrambe le squadre  si ritroveranno insieme alle prime due classificate del campionato di Serie A per contendersi in Arabia Saudita la Supercoppa, nella nuova formula a 4 che sarà inaugurata a partire dalla prossima stagione. 

Così Vincenzo Italiano alla fine del match:

"Abbiamo giocato 50 partite, ma andiamo ancora forte. Oggi abbiamo fatto una gara matura. In Conference non abbiamo gestito bene, ma abbiamo imparato la lezione non concedendo niente alla Cremonese. È un'annata incredibile. Credo sia la nostra cinquantesima partita, ma continuiamo ad andare forte. Abbiamo fatto una gara matura, difendendo il doppio vantaggio. Questo è il regalo per tutto il pubblico che ci ha spinto, siamo felici di aver regalato questo sogno. Subire gol poteva compromettere una partita che ci vedeva in vantaggio. In Conference non abbiamo gestito bene, ma abbiamo imparato la lezione non concedendo niente alla Cremonese. Poi sui corner e i tanti cross potevamo essere più concentrati e fare gol.Non volevamo concedere nulla e lasciare spazi per Ikoné e Gonzalez. Poi anche loro sicuramente avranno pensato alla Conference e hanno badato al sodo. Chiaramente volevamo segnare, ma nei doppi confronti è importante passare il turno. Già domenica ripartiamo, c'è una gara importante.Giocare così tanto toglie qualcosa sotto tutti gli aspetti. Arrivi il venerdì mattina e poi devi rigiocare subito. Tante squadre hanno partite in meno, un girone in meno. 18 partite in più sono tante. Mancano sette partite e tanti punti, ma con la giusta attenzione possiamo recuperare anche in campionato".



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