Si svolge a Catania il processo che vede imputati i due presunti scafisti ritenuti responsabili del disastro avvenuto nel Canale di Sicilia il 18 aprile 2015.
Quel giorno persero la vita in mare circa 700 migranti. I sopravvissuti al naufragio furono soltanto 28.
Il procedimento vede imputati Mohamed Alì Malek, tunisino di 27 anni, indicato come il timoniere dell'imbarcazione poi affondata, ed il suo aiutante Mahmud Bikhit, siriano di 25 anni.
Entrambi sono accusati di aver favorito l'immigrazione clandestina, mentre il solo timoniere è accusato anche di omicidio colposo plurimo in relazione al naufragio.