La guerra in corso nella Striscia di Gaza ha raggiunto proporzioni devastanti, lasciando una scia di distruzione e sofferenza che il rapporto dell'Ufficio Stampa del Governo palestinese non può non descrivere come genocida. Le statistiche evidenziate nel documento sono un crudo promemoria delle conseguenze di questo conflitto, delineando un quadro di emergenza umanitaria senza precedenti.
Il rapporto stima che l'86% del territorio della Striscia di Gaza sia stato distrutto. Le perdite economiche dirette ammontano a 37 miliardi di dollari, una cifra che riflette la totale devastazione di infrastrutture, abitazioni e risorse economiche essenziali.
160.500 unità abitative sono state completamente rase al suolo, mentre altre 83.000 sono state rese inabitabili.
Sono state demolite 211 sedi governative, 819 moschee e 3 chiese, mentre 19 cimiteri sono stati parzialmente o completamente distrutti.
La distruzione ha colpito 3.130 chilometri di reti elettriche, 330.000 metri di condotte idriche e oltre 2.800 Km di strade.
Le perdite umane sono immense: 55.758 persone sono morte o risultano disperse dall'inizio del conflitto. Tra le vittime vi sono 17.712 bambini, inclusi neonati. 12.136 sono le donne morte. Sono stati uccisi anche 1.059 operatori sanitari e altri 399 sono stati feriti.
106.134 le persone ferite che hanno richiesto e richiedono cure che le strutture sanitarie dopo la distruzione di 34 ospedali e 80 ambulatori non sono in grado di fornire.
La chiusura totale dei confini di Gaza da 216 giorni ha peggiorato ulteriormente la situazione. Circa 2 milioni di persone sono sfollate, costrette a vivere in condizioni precarie in 110.000 tende logore e inadeguate, mentre le malattie infettive son in agguato a causa delle pessime condizioni igieniche.
350.000 malati cronici e 12.500 pazienti oncologici sono privi di cure adeguate, e la loro vita è a rischio.
44 persone sono già morte di fame, mentre 3.500 bambini rischiano di morire per malnutrizione.
Il conflitto, inoltre, ha cancellato ogni prospettiva per il futuro dei giovani di Gaza. Più di 785.000 studenti sono stati privati dell'istruzione a causa della distruzione di 132 scuole e università e del danneggiamento parziale di altre 348 strutture educative. 12.780 studenti e 755 insegnanti sono stati uccisi durante gli attacchi.
Questo è il risultato dei bombardamenti costanti a cui, da 431 giorni, è sottoposta la popolazione della Striscia di Gaza da parte del "morale" esercito dello Stato ebraico di Israele.
A rendere ancor più tragicamente grotteschi questi numeri, sono le giuste "preoccupazioni" che presunti giornalisti rilasciano in queste ore in relazione a cosa potrà accadere alle minoranze in Siria dopo che quella nazione è sotto il controllo del movimento Hayat Tahrir al-Sham e di altri movimenti islamisti in precedenza affiliati ad Al Qaida, come se la possibilità che eventuali crimini che in futuro potrebbero essere commessi da dei musulmani fossero peggiori del genocidio commesso dagli ebrei a Gaza... che invece viene completamente ignorato!
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