"L'Italia affonda nella crisi economica, le famiglie e le imprese sono in ginocchio e le nostre coste sono prese d'assalto dall'immigrazione clandestina, ma i partiti che sostengono questo Governo sono impegnati a dar vita ad alleanze e federazioni del tutto innaturali pur di sopravvivere.Per quanto tempo ancora avranno intenzione di tenere in piedi questo spettacolo indecoroso?Il potere del popolo è più forte delle alchimie di Palazzo. Ridiamo la parola al popolo italiano che in democrazia è sovrano".
Questo è quanto ha risposto oggi Giorgia Meloni all'ex alleato Matteo Salvini, in merito alla proposta da lui resa nota ieri (peraltro in parte copiata dalla stessa Meloni) di creare un partito repubblicano come federazione delle forze di centrodestra.
Questo il progetto di Salvini per chi lo vuole conoscere in dettaglio...
Invece, per chi ne volesse un sunto, il progetto salviniano si può riassumere in questi termini:
Salvini vuol fare "l'americano" riproponendo quello che finora era il programma politico del centrodestra sotto l'etichetta di un presunto Partito Repubblicano americano (sicuramente targato Trump), che dovrebbe concretizzarsi in una federazione, ovviamente di centrodestra, ma solo delle forze che appoggiano il governo Draghi.
In pratica, Salvini si vuole alleare con Forza Italia, Toti e, forse, aspira a coinvolgere i centristi che fanno capo a Renzi e Calenda... chissà.
Quel che appare certa, al momento, è la rottura con Fratelli d'Italia, anche se non tutto è deciso. Nelle prossime ore Salvini riproporrà la sua "idea" ai vertici della Lega che si esprimeranno in merito. In passato, un leghista che se ne era uscito con una proposta analoga fu messo alla porta nel giro di qualche ora.
Non resta che attendere per capire se il tentativo, peraltro affrettato, di Salvini di intestarsi la guida di ciò che rimane del centrodestra potrà andare in porto o meno.
L'altra possibilità, forse più concreta, è che Forza Italia saluti la Lega e si riunisca invece con gli altri centristi per creare una forza politica che possa aspirare al 15%. Questo è probabilmente il piano di Renzi che, altrimenti, scomparirebbe dal parlamento.
Ed in base ai giochi di alleanze, se ritenuto conveniente, verrà anche rivista l'attuale legge elettorale... ma solo per rendere l'esito del voto più adattabile ad un ritorno in poltrone in base al riassetto dei vari schieramenti... degli elettori e del fatto che i loro interessi siano rappresentati in Parlamento nessuno se ne occuperà... come al solito.