Osimhen, ecco la fumata decisiva: rinnovo vicino col Napoli!

E’ quasi tutto fatto per il rinnovo di contratto tra il Napoli e Victor Osimhen. In giornata si è tenuto l’atteso incontro tra il presidente Aurelio De Laurentiis e l’agente del bomber nigeriano, Roberto Calenda, che ha avuto esito positivo. Le parti si riaggiorneranno nei prossimi giorni, ma la fumata bianca è arrivata: l’accordo sarà prolungato di un anno (nuova scadenza nel 2026), l’ingaggio dell’attaccante verrà aumentato (attualmente guadagna 4,5 milioni a stagione) e verrà inserita anche una clausola rescissoria che potrebbe sfiorare i 140 milioni di euro.
Nei giorni scorsi AdL si era spinto a dire che la questione era ormai “alle firme”, la verità è che per mettere tutto nero su bianco manca ancora qualche dettaglio, anche se la strada è ormai tracciata. Osimhen rinnoverà prima della Coppa d’Africa, il Napoli potrà affrontare con più serenità le prossime sessioni di mercato e, nel caso in cui qualche big europea volesse andare all’assalto tramite il pagamento della clausola rescissoria, il club partenopeo si garantirebbe un incasso da record.


Italiano non ha paura del Ferencvaros: “La Fiorentina vuole il primato”

Giornata di vigilia in casa Fiorentina: domani infatti i viola (alle ore 18.45) sono attesi alla Groupama Arena dalla sesta giornata della fase a gironi di Conference League e l’avversario sarà la formazione ungherese del Ferencvaros, che fin qui ha collezionato due vittorie e tre pareggi (uno dei quali contro Biraghi e soci a ottobre per 2-2) e si torva a -2 dai viola all’interno del girone F. Dalla sala stampa dell’impianto dei padroni di casa ha preso la parola il tecnico Vincenzo Italiano. Ecco le sue dichiarazioni.

Sul valore del primo posto nel girone: “Ci teniamo tantissimo ad arrivare primi in questo girone. Abbiamo due risultati utili quindi vogliamo evitare il playoff. Vogliamo vincere il girone, rispetto all’anno scorso è stata molto più difficile. All’andata il Ferencvaros ci ha messo in difficoltà, è una squadra temibile e domani in questo stadio sarà un bolgia. Domani cercheremo di andare via da qua sfruttando il doppio risultato. Una lavora sempre per cercare di migliorare, l’importanza che diamo di arrivare primi è evitare il doppio confronto con una squadra che arriva dall’Europa League. Domani dobbiamo fare sicuramente la partita”.

Sulla presenza dal 1′ di Gonzalez alla luce di altre assenze: “Nico sta bene e ha recuperato: è stata correttissima la sua gestione. Ogni volta che un giocatore va in sovraccarico si rischia sempe di fargli saltare troppe partite. Adesso sta bene e domani è a pieno regime e quando sta bene può dare il 100%. Forzare la mano e rischiare di perdere un giocatore a lungo non va bene: mi auguro domani possa essere protagonista”.

Su Barak e il suo momento: “Nella scorsa stagione poteva fare molto di più in zona gol ma ha giocato tanto e ha fatto bene. Quest’anno Tony è stato fermo 3-4 mesi ed è stato difficile per lui ritrovare la condizione giusta. Bonaventura nel suo ruolo sta facendo benissimo e non è facile trovare spazio, visto che in quel ruolo abbiamo anche Infantino. Spero che Tony torni presto ai suoi livelli e sono convinto che appena crescerà la sua condizione farà bene come lo scorso anno”.

Sullo stadio, la città di Budapest e il momento del Ferenvaros: “Vedere uno stadio del genere e pensarlo pieno per noi sarà un’ulteriore difficoltà. Dovremo approcciare bene la gara e gestirla al meglio. Il nostro avversario ultimamente non sta facendo ottimi risultati ma da quando c’è Stankovic sta giocando bene. Domani poi sarà una gara di coppa e tutti gli avversari si trasformano. Domani affronteremo una squadra che va a mille all’ora, che per 60′ all’andata ci ha messo in difficoltà”.


Newcastle-Milan, tensione alta: scontri tra tifosi

Sale l’attesa a Newcastle per la partita di questa sera tra i Magpies e il Milan, ultima chiamata per la qualificazione agli ottavi di Champions League per entrambe le formazioni. I rossoneri ritrovano Leão a un mese dall’infortunio muscolare patito nella trasferta di Lecce.

Si accende l’atmosfera a Newcastle: primi scontri fra i tifosi delle due squadre tra le vie della città. Il corteo della tifoseria rossonera si sta avvicinando, nel mentre, al St. James’ Park.


Salernitana, idea Stefano Sensi per uscire dalla crisi

La Salernitana pensa a Stefano Sensi, centrocampista dell’Inter fin qui utilizzato pochissimo per problemi suoi (lunga indisponibilità a causa di un problema fisico, ndr) e meriti dei vice-campioni d’Europa, per rimpolpare il reparto di centrocampo e dare modo a Filippo Inzaghi di avere un superplus di tecnica in una mediana piuttosto fisica come quella dei granata. Ad allenare Sensi attualmente è Simone Inzaghi, fratello di Pippo, è questo chiaramente agevolerà una eventuale trattativa, spiega oggi Libero.

Per il centrocampista di Urbino in stagione appena 28 minuti in campo e gli infortuni c’entrano relativamente: 11 dei quali sono arrivati nell’ultima gara vinta 4-0 sull’Udinese, altri 9′ nel 2-0 sul Frosinone e i primi 8, ad agosto, nel successo colto a Cagliari, sempre per 2-0.

Qualche giorno fa il patron Danilo Iervolino si è detto comunque pronto a investire sul mercato: “Noi dobbiamo essere concentrati e credere nei nostri mezzi che non sono pochi. Se ritroveremo la condizione fisica e l’entusiasmo riusciremo a guarire. Inzaghi è un ottimista vincente. Tuttavia non ci faremo trovare impreparati sul mercato”.


Premi Fifa The Best 2023: anche Spalletti e Inzaghi in corsa

Sono stati ufficializzati i nomi degli allenatori e dei portieri, sia per il calcio maschile che femminile, che si giocheranno la consegna dei premi “FIFA The Best” 2023. Luciano Spalletti e Simone Inzaghi contendono la vittoria a Pep Guardiola. Ederson, Courtois e Bonou è il terzetto scelto tra i pali. Nel calcio femminile è in lizza il mister del Barcellona campione d’Europa, Jonatan Giraldez, con Emma Hayes e Sarina Wiegman. Ecco tutte le nomination con le motivazioni.


Napoli piange Antonio Juliano, il capitano che portò Maradona e Krol in Italia

Il Napoli piange uno dei principali rappresentanti dello spirito della squadra come della città intera. Stiamo parlando di Antonio Juliano, spentosi nel capoluogo partenopeo all’età di ottant’anni a poche ore dal passaggio del suo amato club agli ottavi di Champions League. Una figura importante per la storia del Napoli che lo ha visto crescere nelle sue giovanili prima di esordire in Coppa Italia nel 1962 facendo così in tempo a vedere gli azzurri conquistare il primo trofeo nazionale della loro storia.
Il debutto in Serie A arriverà il 17 febbraio 1963 in un drastico 5-1 da parte dell’Inter che segnerà la discesa del Napoli in Serie B, ma proprio lì “Totonno” inizierà a vivere l’epopea con i partenopei che, sotto la guida di Bruno Pesaola, torneranno nella massima serie centrando subito il terzo posto in campionato e l’accesso alla Coppa delle Fiere. Il rapporto con le coppe europee non sarà mai uno dei migliori se si eccettua il successo nella Coppa delle Alpi 1966 e la Coppa di Lega Italo-Inglese 1976, tuttavia sono anni particolarmente felici per il Napoli che, con Juliano in campo, riesce a sfiorare lo scudetto per due volte, prima nel 1968 con Peasola e poi nel 1975 con Luis Vinicio in panchina.

Regista di una formazione capace di avvicinare più volte il successo in Coppa Italia, raggiunto per la seconda volta nel 1976 con la fascia da capitano, Juliano diviene un protagonista anche in Nazionale dove totalizza diciotto presenze tra le quali spiccano la semifinale e la finale dell’Europeo 1968 vinta contro la Jugoslavia oltre alla finale dei Mondiali 1970 persa per 4-1 con il Brasile.

Se si eccettua una breve parentesi al Bologna con cui conclude la carriera nel 1979, Juliano è sempre rimasto fedele al Napoli diventando uno degli uomini chiave della presidenza di Corrado Ferlaino portando in azzurro nel 1980 l’olandese Ruud Krol e nel 1984 l’argentino Diego Armando Maradona con cui vivrà alcuni dei momenti più felici di vissuta con e per il Napoli.


Mazzarri: “Napoli in crescita, meccanismi ritrovati…”

E’ un Walter Mazzari molto soddisfatto quello che si è presentato ai microfoni al termine del match di Champions League fra Napoli e Sporting Braga. Nonostante la pressione dovuta alla situazione di classifica, i partenopei sono apparsi solidi tornando al successo in casa dopo tre mesi e superando i portoghesi per 2-0. “Oggi è stata una bella partita. Siamo riusciti ad applicare le corrette marcature nonostante l’emergenza in difesa, inoltre siamo riusciti a coprire la palla nella fase di rientro quando prima la squadra si allungava e il laterale si perdeva l’uomo – ha sottolineato Mazzarri ai microfoni di Sky Sport -. Sono cose che lo scorso anno venivano tranquillamente, mentre quest’anno no, tuttavia ritengo che i ragazzi devono imparare a esser campioni d’Italia e a pensare che gli altri ti affrontino in questa maniera”.

Fra i giocatori che si sono distinti nel migliore dei modi spicca sicuramente il caso di Natan che sembra aver ritrovato la brillantezza che lo ha portato a Napoli, nonostante qualche occasione concessa comunque allo Sporting Braga: “Venendo dal Brasile non è facile adattarsi al nostro campionato, ma il ragazzo ha grandi potenzialità e sono convinto che in futuro che supererà le difficoltà incontrate in futuro. È vero che abbiamo concesso qualcosa prima di chiudere la partita, però ora c’è il Cagliari e dobbiamo confermarci”.

In conclusione Mazzarri lascia spazio anche a qualche novità di modulo, anche se l’amata difesa a tre sembra ancora lontana dall’essere applicata nuovamente: “Se ricordate bene, quando il mio Napoli era in difficoltà anni fa si passava alla difesa a quattro. Dopotutto il 4-3-3 e il 3-4-3 non sono così diversi visto che i movimenti sono simili, motivo per cui proverò a proseguire con questo modulo”.


Manchester Utd e Siviglia, che tonfo: fuori da tutte le coppe!

Gol ed emozioni nel martedì della Champions League. Il gruppo A elimina dall’Europa il Manchester United, ko col Bayern e ultimo nel girone: vola agli ottavi il Copenhagen, che batte il Galatasaray. Subisce lo stesso destino dei Red Devils il Siviglia, ko col Lens: qualificate Arsenal e Psv. Il Real Madrid fa sei su sei nel girone del Napoli, mentre il Benfica conquista l’Europa League: l’eroe è Arthur Cabral, che firma il 3-1 al 95′.


Zoff difende Meret: "Altro che per i fotografi, la sua è stata una bellissima parata"

Dino Zoff, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Juliano è stato un grandissimo capitano, un grande dirigente e come persona era eccellente. Ci ho giocato insieme in nazionale ed a Napoli, ho un ricordo straordinario di lui come persona e come calciatore. Abbiamo vissuto una parentesi straordinaria con lui.
Era silenzioso, ma parlava più di me (scherza ndr.). Era un uomo di poche parole, ma le diceva sempre giuste. E’ stata una bandiera del Napoli, sentiva la responsabilità di essere un capitano vero. La storia della macchina regalata da Lauro? Montefusco la pagò per metà, io la pagai interamente, non me la regalarono alla fine (ride ndr.). Meret? Altro che parata per i fotografi, la sua di ieri è stata una bellissima parata”.