Fedele: “Conte non arriverà: un allenatore come lui metterebbe in ombra De Laurentiis. Si faccia chiarezza sulla prossima stagione”

Enrico Fedele parla a Marte Sport Live: “Accetterei il fallimento di questa annata solo in un caso: qualora il presidente Aurelio De Laurentiis chiedesse scusa. La scelta di Manna non è la vera questione, basta fare chiarezza. Si punterà su una rifondazione in cui arriveranno dei giovani? E allora Manna va più che bene, con Italiano che probabilmente sarà il prossimo allenatore. Ma sono cose che vanno dette, De Laurentiis lo farà? Non credo. E mi auguro che Manna, se dovesse essere il nuovo ds, abbia autonomia di gestione ed un peso, altrimenti la lezione di questa stagione non sarebbe servita. Come sta psicologicamente Kvara? E’ sicuramente molto scontento. Lo spogliatoio soffre un male: sono stati fatti ‘figli e figliastri’. La linea deve essere una: non rinnovo co Piotr Zielinski perché mi chiede di più e, quindi, non rinnovo neanche con Matteo Politano. Se ci sono due pesi e due misure, con Victor Osimhen che arriva a guadagnare dieci volte lo stipendio dei compagni, gli altri giocatori subiscono molto questa situazione e ne vengono inevitabilmente condizionati. Meglio Mourinho o Vincenzo Italiano, come prossimo allenatore del Napoli? Dipende da che vuoi fare. Se cerchi il colpo a sensazione, prendi il tecnico portoghese. La piazza sarebbe perfetta per lui. Mourinho è un allenatore all’inglese, fa anche il direttore sportivo e con un giovane come Giovanni Manna potrebbe starci. Conte non arriverà a Napoli, scordatevelo: uomini come lui e come Massimiliano Allegri sono elementi catalizzanti, di quelli che affascinano la gente con la loro autorevolezza, ma mettono in ombra De Laurentiis, il quale ne risente appena vede poca luce attorno a lui”.


Fulgeri: “De Laurentiis? Nessuna responsabilità a Giuntoli. Aspettiamo la decisione del giudice entro un mese”

L’avvocato Fabio Fulgeri parla a Marte Sport Live: “Caso Osimhen, il Napoli rischia qualcosa a livello sportivo? Sotto il profilo sportivo non ho le competenze tecniche specialistiche ma ritengo che gli elementi di indagine siano gli stessi già valutati in sede sportiva, dove già sono state emesse sentenze in primo e secondo grado, non credo possano esserci modifiche o cambiamenti di questo giudizio. Dal punto di vista penale siamo in attesa delle valutazioni dei pm, nel frattempo nei prossimi giorni, dopo aver sostenuto questo interrogatorio, richiesto peraltro da noi, presenteremo memoria difensiva e poi aspettiamo la decisione dei giudizi. I tempi per la sentenza credo si aggirino attorno al mese o poco più. I titoli in merito alle dichiarazioni del presidente non li condivido: il presidente ha solo riferito che la trattativa era deputata come giusto che sia alla dirigenza dell’area sportiva ma non ha dato alcuna responsabilità al dirigente sportivo dell’epoca, ovvero Giuntoli. Non ha accusato assolutamente l’ex ds. Niente di particolare poi sul presidente del Lille: non ha detto di non conoscerlo ma semplicemente che non c’è rapporto di amicizia, ma è un aspetto che non ha alcuna rilevanza. La valutazione delle contropartite è di tipo sportivo, uno dei principi cardine della difesa è stato ratificato in sede di giustizia sportiva ma tanti aspetti devono essere chiariti in sede penale, ad esempio il dolo: la presunta sopravvalutazione non ha portato alcun vantaggio al Napoli, non ha portato l’elemento dell’ingiusto profitto, il Napoli non aveva necessità, in sostanza, di fare cose artificiose. Osimhen e gli altri calciatori coinvolti saranno ascoltati? È una valutazione che faranno i giudici, in precedenza sono già stati fatti dei colloqui con i calciatori. Se non erro fu ascoltato anche Osimhen ma non potrebbe comunque aggiungere nulla perché non sono aspetti che riguardano il calciatore”.


Marchetti: “Manna scelta in linea con il passato di Adl: Bigon e Giuntoli erano giovani direttori sportivi e poi hanno fatto bene”

Luca Marchetti parla a Marte Sport Live: “Manna è una scelta in linea con quanto fatto da De Laurentiis. Ricordiamoci di quando è arrivato Bigon, giovane ds della Reggina che aveva appena iniziato il suo lavoro. O quando fu preso Giuntoli dal Carpi. Queste scelte lui le ha fatte anche con gli allenatori che non erano abituati alle grandi piazze o alle grandi pressioni. Trovare questi dirigenti, che poi si sono rivelati degli ottimi dirigenti, è stata anche la forza del Napoli. Quindi credo che la scelta di Manna vada lungo questa traccia. Direttori giovani, con ambizione, personalità che hanno fatto un pezzo di percorso dimostrando le proprie qualità e che Manna potrebbe dimostrare domani al Napoli. Ci auguriamo che possa diventare un ottimo dirigente. A chi non è convinto della scelta di Manna io direi di aspettare che faccia qualcosa perché se lo giudichiamo prima mi pare di tirare la monetina, posso aver ragione e posso anche aver torto. Diciamo che De Laurentiis ha preso una persona non ingombrante. Anche se non è detto che Manna non lo sia a livello di personalità. Di sicuro il presidente del Napoli preferisce lavorare con persone che ancora non hanno dimostrato di poter reggere questo tipo di esperienza. Credo che De Laurentiis abbia sondato anche altri profili ma, evidentemente, questo è quello che gli è piaciuto di più. Finora quello che ha fatto De Laurentiis, a parte questa stagione, ha funzionato e quindi mi auguro per Manna e per il Napoli che lui possa funzionare. È evidente che tutti abbiamo delle perplessità perché non abbiamo mai visto all’opera Manna in una grande squadra. Italiano è il nome più gettonato in questo momento e si sono sentiti spesso. Italiano gioca col 4-3-3 e riesce a dare subito un’impronta alla sua squadra come ha fatto a Trapani, a Spezia, a Firenze. Credo che oggi sia anche l’allenatore più facile da prendere perché c’è l’ambizione di poter migliorare la sua condizione, perché a Firenze, dopo la morte di Barone, cambierà molto. Certo per chiudere l’operazione bisognerà aspettare la fine del campionato ed ecco anche perché devi tenere in piedi altre situazioni. La suggestione Conte rimane in piedi forse più mediaticamente che concretamente. Un’idea affascinante potrebbe essere quella di Pioli. Io terrei, in questo momento, un po’ più defilati i discorsi che portano a Palladino e Farioli. Credo che il Napoli se vorrà fare una buona stagione dovrà badare bene al direttore sportivo che forse avrà 5 anni di contratto rispetto a Meluso che è arrivato con un contratto di soltanto un anno. E fare la programmazione in un solo anno non è facile. Penso che il Napoli debba ripartire da Kvara, Di Lorenzo, Lobotka che è importante in un centrocampo che, magari, dovrà essere rinfrescato. Poi bisogna capire chi vorrà restare e chi no”.


Damiani: “Futuro allenatore del Napoli? Credo sia ancora un po’ presto. Rivoluzione? No, bisogna cambiare 3-4 elementi”

Oscar Damiani parla a Marte Sport Live: “Futuro allenatore Napoli? Credo sia un po’ presto, anche se i tempi sono maturi per lo studio e magari l’individuazione del profilo ideale. Le squadre però sono ancora tutte immerse nel finale di stagione, ognuna con i propri obiettivi, quindi trovo difficile pensare che il Napoli abbia già un accordo di massima con l’allenatore del futuro. Ci penserà De Laurentiis con i dirigenti che hanno sempre lavorato bene portando il Napoli in alto. Calzona si sta comportando bene, circolano i nomi di Italiano, De Zerbi, anche qualche straniero. Italiano è un buon tecnico, ma bisogna considerare che Napoli è una piazza difficile, dove ci sono forti pressioni. Sarebbe comunque una buona scelta. Il Napoli resta squadra dalle grandi ambizioni nonostante la stagione negativa e quindi credo che faccia gola a tanti allenatori, anche senza la qualificazione in Champions League: ad esempio De Zerbi – dico un nome a scopo esemplificativo – passando dal Brighton al Napoli – farebbe comunque uno step importante. Difficile pronosticare adesso i nomi che potrebbero arrivare a Napoli, certo la società ed i calciatori dovranno vedere dei cambiamenti.  Rivoluzione in estate? È importante finire bene la stagione e fare più punti possibile anche per valutare alcuni calciatori in rosa che potrebbero convincere o meno la proprietà. Non credo ci sia bisogno di una vera e propria rivoluzione. Ma di 3-4 cambi sì, magari rinunciando anche a qualche veterano che potrebbe aver perso stimoli. Bisogna migliorare senza stravolgere”.


Lazio, che guaio: Zaccagni stop di tre settimane

Brutte notizie per Igor Tudor. L’allenatore croato non avrà a disposizione Zaccagni non solo per il derby ma anche per almeno le due successive partite di campionato. L’esterno d’attacco ha, infatti, ha subito una forte distorsione alla caviglia sinistra, con interessamento dei legamenti, che lo terrà fuori per circa tre settimane. Il giocatore biancoceleste svolgerà nuovi controlli nei prossimi giorni, ma è già certo di saltare i prossimi match contro la Roma – le ultime due vittorie nel derby le ha decise lui con i suoi gol -, la Salernitana e il Genoa: infortunatosi contro la Juve nell’andata della semifinale di Coppa Italia, l’obiettivo è rientrare per la gara di ritorno del 23 aprile, dove la Lazio cercherà di ribaltare il 2-0 dello Stadium.
Dovrà dunque rimediare a questa assenza l’allenatore biancoceleste che, attorno a Zaccagni (autore quest’anno di 4 gol e 1 assist in campionato), aveva costruito un ruolo a tutta fascia. La sua posizione nel derby sarà occupata, probabilmente, da Felipe Anderson.


Da Sudakov a Soulè, ecco il nuovo Napoli di Manna!

Giovanni Manna si appresta a diventare dalla prossima estate il nuovo uomo mercato del Napoli, in particolare assumerà la carica di direttore dell’area sportiva. Ancora il dirigente prosegue con i lavori in cantiere per la Juventus: martedì era all’Allianz per assistere al primo atto della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, ieri si è occupato dei propri affari.

In realtà però, scrive l’edizione odierna del Corriere dello Sport, Manna è già al lavoro da lontano, come in una sorta di smart working. La scelta dell’allenatore sarà il primo passo, poi però c’è anche un database dei calciatori che giocoforza è in condivisione con la Juve del grande e discusso ex Giuntoli. Ognuno sa chi sono i pallini dell’altro.

E il primo duello dovrebbe andare in scena per Georgiy Sudakov dello Shakhtar Donetsk, per il quale De Laurentiis a gennaio era arrivato a offrire fino a 40 milioni di euro, superando proprio la Vecchia Signora. Non sono bastati, ma ci riproveranno. E poi nella lista di Manna, stando sui centravanti, troviamo Santiago Gimenez del Feyenoord e Jonathan David del Lilla. A Manna piace molto anche Matias Soule, anima del Frosinone che sta provando a salvarsi ma che gioca a destra, dove a gennaio è stato preso Ngonge dal Verona, neanche a cifre troppo contenute.


Fiorentina, sogni d’oro in Coppa: 1-0 all’Atalanta, eurogol di Mandragora

La Fiorentina batte 1-0 l’Atalanta e si aggiudica la semifinale di andata di Coppa Italia. Primo tempo dominato dalla Viola, che sblocca con merito il match al 31′ grazie a un euro-gol di Mandragora, un sinistro a giro da 25 metri che si stampa sul palo e batte Carnesecchi. Gasperini (in tribuna per squalifica) inserisce Scamacca a inizio ripresa e la Dea cresce e crea qualche occasione, ma è Carnesecchi a tenere in vita i bergamaschi con due parate (pazzesca la prima) su Nico Gonzalez. Il ritorno a Bergamo il 24 aprile.