Care amiche e amici,dopo un'attenta riflessione, vi comunico il mio passaggio al gruppo della Lega. Gli ultimi mesi hanno visto irrimediabilmente acuirsi le distanze tra le mie idee e quelle del Movimento 5 Stelle, portandomi a questa scelta sofferta, ma convinta. Il mio disagio, in particolare, è legato al fatto che non si sia realizzato, neppure in minima parte, quel confronto parlamentare, anche coinvolgendo l’opposizione, per riforme importanti e ancora più necessarie al Paese in un periodo difficile come questo.Un altro elemento di contrasto con il gruppo 5 Stelle si è verificato in occasione del voto sull'autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini per il caso Open Arms: anche qui a mio avviso sussisteva, come nel caso della Diciotti, l'azione di governo nel perseguimento della politica dei flussi migratori. E anche sul caso Gregoretti ero uscita dall'aula, non condividendo la posizione del mio gruppo a favore del processo.Resta la soddisfazione per gli anni di lavoro trascorsi e per alcuni risultati raggiunti, ma oggi inizia un nuovo percorso.Ringrazio Matteo Salvini, il presidente Massimiliano Romeo e tutti i senatori della Lega, gruppo cui approdo oggi con entusiasmo e nel quale, con impegno e passione, cercherò di svolgere al meglio il mio lavoro.


A sprezzo del ridicolo, viste le motivazioni sopra riportate, la senatrice lombarda ex 5 Stelle, Alessandra Riccardi, ha annunciato oggi il proprio passaggio al gruppo della Lega.


Sul proprio sito, ai suoi elettori, la senatrice Riccardi scriveva di voler continuare "il nostro percorso per portare avanti le battaglie, con cui il Movimento 5 Stelle è nato. Cambieremo quello che nel metodo oggi non funziona, per migliorarci sempre.Miglioreremo l’ascolto, la comunicazione e la condivisione, con tutti i portavoce e gli attivisti della Regione Lombardia. Porteremo sempre più competenze nei nostri comuni. VALORIZZEREMO il lavoro di tutti".

Oggi, si scopre che tutte le sue preoccupazioni nel valorizzare il lavoro di tutti erano invece rivolte all'ascolto delle esigenze della Lega, in generale, e di quelle di Matteo Salvini, in particolare!

Quanti saranno i 5 Stelle che nei prossimi mesi - quasi sicuramente con la promessa di un seggio sicuro, in Parlamento o in un consiglio regionale - troveranno moralmente ed eticamente imprescindibile dover cambiare casacca come la senatrice Riccardi che, guarda la coincidenza, finisce per trovar casa proprio nella forza politica che adesso ha più consenso nel Paese? Tanti? Ma forse anche di più!