Nell'ultima nota pubblicata questa mattina, l'INGV comunica che dopo il terremoto delle ore 03:36 italiane del 24 agosto, la Rete Sismica Nazionale dell’istituto ha localizzato complessivamente 1820 eventi.  Dalle 18.00 di ieri (ora dell’ultimo aggiornamento) gli eventi di magnitudo maggiore di 3.0 sono 2, riportati nella tabella sottostante; il più forte è quello delle ore 23:31 italiane di magnitudo ML 3.4 a 5 km da Amatrice (Ri). Pertanto, sembrerebbe che l'attività sismica stia diminuendo.


Per quanto riguarda la contabilità dei morti, questa è stata rivista, per fortuna, al ribasso. L'ultimo dato parla di 290 vittime finora accertate. Purtroppo però, 15 parrebbe essere il numero di coloro che risultano ancora dispersi.

Ora che la fase di emergenza si sta per concludere, le problematiche pratiche acquisteranno maggiore visibilità e, di pari passo, anche quelle politiche ad esse legate. Alloggiricostruzione e fondi da reperire saranno i temi delle prossime settimane.

Per quanto riguarda la questione di come e dove dar ricovero a 2500 sfollati è il problema a cui il governo dovrà subito trovare una risposta. Infatti, le tende in alta collina dove le temperature di notte, già adesso, non superano i 10 gradi, non possono essere la soluzione per coloro che non hanno più una casa. Tra una o due settimane, a costoro dovrà essere garantito un tetto che, perlomeno, non faccia loro soffrire anche il freddo... oltre a tutto il resto!

Poi, si presenterà il problema della ricostruzione e dei fondi da reperire. Il cinismo di Vespa e del ministro Del Rio hanno individuato in questa disgrazia un'occasione per far crescere il PIL. Tutto sta capire se sarà solo l'Europa a metterci i soldi oppure se dovrà trovarli anche l'Italia... il che potrebbe essere un problema.

Per quanto riguarda poi la gestione della ricostruzione, il Governo, almeno in base alle indiscrezioni di quasi tutta la stampa, non gestirà il problema direttamente, ma si affiderà all'ennesimo commissario cui demandare l'ennesimo problema e a cui scaricare le relative responsabilità nel caso di insuccessi.

Ma la figura di commissario serve anche a scopi politici. Quindi, la ricostruzione dei comuni nell'ascolano e nel reatino sarà per Vasco Errani l'occasione per ricostruirsi un'immagine politica dopo la vicenda giudiziaria da cui, comunque, è stato assolto. Infatti, seppure la notizia non sia ancora ufficiale, l'ex presidente della regione Emilia-Romagna pare sia colui che è stato scelto da Renzi come responsabile per gestire le varie fasi della ricostruzione, anche per aver gestito le problematiche del dopo terremoto in Emilia Romagna.