Il 59enne giornalista e attivista Fernando Villavicencio, candidato alla presidenza in Ecuador è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dopo un comizio elettorale nella capitale Quito. Villavicencio era noto per le sue posizioni anti-corruzione e anti-narcotici.

L'assassinio è avvenuto mentre Villavicencio stava lasciando una scuola della capitale dove si era svolto un raduno politico. La notizia della morte è stata confermata pochi minuti dopo l'attentato da una nota della Clinica de la Mujer dove il giornalista era stato trasportato.

L'attuale presidente dell'Ecuador, Guillermo Lasso, ha espresso il suo shock e la sua indignazione per l'omicidio, porgendo le sue condoglianze alla moglie e alle figlie di Villavicencio e promettend che il crimine non rimarrà impunito. Lasso ha anche convocato una riunione del gabinetto di sicurezza per affrontare la questione.

"Sono indignato e scioccato dall'assassinio del candidato alle presidenziali Fernando Villavicencio. La mia solidarietà e le mie condoglianze alla moglie e alle figlie. Per rispetto alla sua memoria e alle sue battaglie, vi assicuro che questo crimine non resterà impunito. Il crimine organizzato si è spinto troppo in là, ma su di loro si abbatterà tutto il peso della legge". 

L'uccisione di Fernando Villavicencio ha scosso l'intero spettro politico in Ecuador. Anche i suoi avversari nella corsa alle presidenziali hanno condannato l'attacco e espresso le loro condoglianze. La favorita nei sondaggi, Luisa Gonzalez, che si candida per il partito dell'ex presidente Rafael Correa, ha dichiarato che la morte di Villavicencio è una perdita per tutti.

Le elezioni presidenziali sono previste per il 20 agosto, in mezzo a una grave crisi di sicurezza causata dalla crescente presenza dei cartelli della droga nel paese. Lo stesso Villavicencio aveva recentemente riferito di aver ricevuto minacce da un capo narco chiamato José Adolfo Macías Villamar, noto anche come "Fito".