Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha definito il nuovo rapporto sul cambiamento climatico "un manuale di sopravvivenza per l'umanità". Secondo il rapporto, l'utilizzo di energie e tecnologie green può essere sfruttato per evitare l'aumento delle possibilità di un futuro disastro climatico.

Tuttavia, i climatologi dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), l'organismo scientifico che consiglia le Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, riuniti oggi  in Svizzera per concordare le loro conclusioni relative al report che costituirà la prima valutazione scientifica completa che verrà pubblicata dall'accordo sul clima di Parigi, hanno dichiarato di essere scettici sulla possibilità che si arrivi al raggiungimento dell'obiettivo fissato di contenimento dell'aumento della temperatura entro il 2050, continuando a far presente quel che già sappiamo: solo tagli rapidi nell'utilizzo di combustibili fossili potranno evitare gli effetti peggiori del cambiamento climatico.

In risposta alle conclusioni, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha detto che tutti i Paesi dovrebbero anticipare di dieci anni i loro piani per arrivare a zero emissioni, in modo da ridurre rapidamente l'effetto serra che provoca il riscaldamento dell'atmosfera terrestre.

Il rapporto afferma che c'è una finestra di opportunità che si sta rapidamente chiudendo per garantire un futuro vivibile e sostenibile per tutti.

I governi avevano precedentemente concordato di agire per evitare che la temperatura globale aumentasse di oltre 1,5° C. Ma il mondo si è già riscaldato di 1,1° C e ora gli esperti affermano che è probabile che supererà 1,5° C già dopo il 2030.

Il rapporto dell'IPCC mira a sintetizzare in un'unica pubblicazione le ultime novità sulle cause, gli impatti e le soluzioni al cambiamento climatico rese note a partire dal 2018, delineando gli effetti significativi che il cambiamento climatico stanno già avendo sul mondo e che questi peggioreranno ulteriormente.

Entro il 2100, si prevede che le inondazioni costiere estreme, che solitamente accadevano una volta ogni cento anni, si verificheranno almeno una volta all'anno nel 50% delle località in cui vengono effettuati i rilevamenti sull'andamento del livello del mare.

Le concentrazioni di anidride carbonica nell'atmosfera sono al loro massimo degli ultimi 2 milioni di anni. Il mondo è ora più caldo di qualsiasi altro periodo degli ultimi 125.000 anni... e probabilmente diventerà ancora più caldo nel prossimo decennio... con tuto quel che ne consegue.