In relazione all'inchiesta Juventus, la prossima settimana la Cassazione dovrebbe pronunciarsi in merito alla richiesta del club di spostare la sede dell'eventuale processo (l'udienza in tal senso presso il GUP è prevista intorno alla prossima primavera) dal tribunale di Torino a quello di Milano o Roma.

Il motivo ufficiale di tale richiesta è rappresentata dal fatto che il reato di maggior peso contestato alla dirigenza, la manipolazione del mercato azionario, si sarebbe consumato a Milano, sede di Piazza Affari, o in subordine a Roma, dove sono installati i server della Borsa.

A logica, però, tale richiesta è giustificata solo dal voler allungare i tempi del processo, con la speranza che i magistrati di Milano o Roma possano essere meno rigidi di quelli di Torino.

Intanto, mediaticamente, è partita l'operazione per rendere l'inchiesta una barzelletta. 

L'esempio più eclatante è rappresentato da un commento del direttore di Tuttosport, Guido Vaciago (nella foto), sulla decisione dei pm di Torino, di inizio settimana, di non presentare ricorso al Tribunale del Riesame per reiterare i provvedimenti di misura cautelare che in precedenza il gip gli aveva negato:

"La notizia - scrive Vaciago - è che i pm rinunciano ad andare al Tribunale del Riesame per chiedere quelle misure cautelari che il gip aveva loro negato. Che cosa significa questo? Non moltissimo, nel senso che sì, i pm fanno un passo indietro, ma le richieste di rinvio a giudizio sono lì a dimostrare che loro sono ancora convinti della loro inchiesta e della colpevolezza della Juventus e che quindi vogliono andare a dimostrare il loro castello accusatorio in aula. Questo passo indietro significa più che altro che il gip gli aveva chiuso tutte le strade per arrivare a quelle misure cautelari e che in particolare gli aveva fatto capire in modo piuttosto netto quanto fosse esagerata e forse anche fuori luogo la richiesta di arresti domiciliari per alcuni dirigenti della Juventus, compreso Andrea Agnelli.Un'altra cosa ha fatto il gip e lo avevamo spiegato bene. Ha un po' ridimensionato il concetto di accusa sulle plusvalenze. Ed è una cosa che certamente può far piacere alla difesa della Juventus. Ma sulla colpevolezza della Juventus deciderà un giudice è soltanto lui, quindi in questo momento non si può parlare di vittoria: è solo un punto segnato dalle difese, ma non un punto particolarmente significativo nell'iter di questa vicenda. Una cosa però è certa e la possiamo ribadire ancora una volta: allo stato attuale delle cose, con il materiale a disposizione, possiamo escludere gli scenari apocalittici che ogni tanto vediamo girare e circolare.Scenari apocalittici quali la retrocessione della Juventus, la revoca dei titoli che è piuttosto fantasiosa, anche delle forti penalizzazioni. Il processo, quello sportivo, sarà celebrato per primo. Allo stato attuale delle cose l'apocalisse sportiva è da escludersi in questo momento nello scenario".

In realtà, i pm non hanno reiterato la richiesta, e questo Vaciago si guarda bene dal dirlo, perché Agnelli e gli altri membri del CdA si sono dimessi... proprio per non dar un appiglio agli inquirenti per giustificare la richiesta del loro arresto: se non dirigono più la società, non possono più continuare a commettere i reati di cui vengono accusati (o inquinare le prove), annullando pertanto la motivazione principale per la misura cautelare.

E a proposito di CdA, il 27 dicembre è fissata la nuova riunione per l’approvazione da parte degli azionisti del bilancio corrente, solo in minima parte corretto seguendo le indicazioni della Consob e della Procura.