Secondo quanto pubblicato stamani in un articolo di Repubblica, la Commissione UE sarebbe  intenzionata a dare il via libera alle Legge di Bilancio 2017 presentata dall'Italia. Le criticità della manovra sarebbero in sostanza confermate, ma l'intenzione della Commissione è quella di agevolare poliiticamente  il governo Renzi, soprattutto in previsione del prossimo referendum del 4 dicembre.

In pratica, Bruxelles avrebbe scelto una strada che avrebbe fatto inorgoglire qualsiasi politico della vecchia DC. Il bilancio di previsione italiano verrà accettato ma con riserva, dovendo esser meglio valutate le circostanze eccezionali indicate da Renzi. La valutazione definitiva sarà rimandata alla scadenza ultima di inizio 2017. A quella data, la Commissione UE dovrà decidere se le previsioni di Bilancio siano o meno sostenibili.

A questo punto non resta che trarre le conclusioni, naturalmente confidando nell'autenticità di questa anticipazione. I numeri di Renzi e Padoan sono una specie di copione da avanspettacolo e lo sanno benissimo anche gli stessi autori. Non solo l'Italia non sta rispettando nei numeri gli impegni presi in passato, ma anche la stessa sostenibilità degli introiti dell'attuale manovra è, volendo essere cortesi, tutta da dimostrare, come illugstrato dallo stesso UPB.

Ma perché allora Juncker e soci dovrebbe dare a Renzi tanto credito? Probabilmente perché la Brexit prima e Trump adesso hanno, incredibilmente, fatto capire ai "geni" che tengono in ostaggio l'Europa ciò che la storia ci ha già ampiamente dimostrato in passato. Questa gestione dell'economia non può che generare delle svolte populiste verso forme di Stato dittatoriali. Per cambiar rotta, sempre secondo Repubblica, la Commissione UE starebbe per decretare ufficialmente la fine del rigore, piaccia o non piaccia alla Germania.

Pertanto, anche l'Italia trarrebbe i suoi benefici da questa decisione. Ma fino a che punto l'attuale rigore debba essere rimosso non è dato di sapere. Pertanto, la decisione della Commissione UE sul chiudere un occhio sui conti presentati dall'Italia potrebbe essere interpretata anche nella seguente chiave.

Adesso, caro Renzi, ti spiano la strada per il tuo referendum (anti) costituzionale e ti do modo di creare una forma di Stato che comprima, surrettiziamente, ancora di più libertà e diritti per gli italiani. Se riesci a farla passare, ad inizio anno straccio il giudizio di sospensione sulla manovra e ti do il via libera. Se ciò non dovesse accadere e in Italia dovesse cambiare il Governo, allora la Commissione tornerebbe a saper fare di conto e la manovra, all'improvviso, non sarebbe più sostenibile. In special modo se il nuovo Governo non dovesse esser gradito a Bruxelles!

Quindi, sempre ammesso che quanto anticipato da Repubblica sia vero, nella sostanza, gli italiani sono ostaggio di Renzi, dei suoi sponsor (immaginabili, ma sconosciuti), della Commissiione Europea e delle presunte indicazioni della volontà dei mercati. Tutto questo, non si sa bene se più con fantasia o più con ipocrisia, viene definito libertà e democrazia!

Ad ulteriore testimonianza dello spettacolo teatrale di cui gli italiani sono loro malgrado protagonisti, da registrare la soddisfazione del presidente del Consiglio Renzi che sui social ha postato il seguente messaggio "Con le riforme sale il Pil, senza riforme sale lo spread. Avanti tutta, l'Italia ha diritto al futuro".

Naturalmente, i media si dimenticheranno di dire che ieri l'Istat ha certificato che l'Italia è di nuovo in deflazione e che il PIL del 2016, come nelle previsioni, è al di sotto rispetto a quello ipotizzato da Renzi e Padoan nella previsione di bilancio dello scorso anno.

 

Aggiornamento

La commedia, come ogni rappresentazione che si rispetti, ha i suoi tempi, i suoi atti. In quello pomeridiano è da registrare la dichiarazione di Renzi, di nuovo in Sicilia per promettere benefici e infrastrutture di ogni genere (il Sì al sud è piuttosto debole): «Nella giornata di oggi, come avevamo annunciato, abbiamo messo il primo veto nella discussione sul bilancio a Bruxelles. Lo ha fatto il sottosegretario Gozi a mio nome. Non accettiamo che con i nostri soldi all'Unione Europea si alzino i muri».

C'è da immaginare quanto a Renzi possano interessare i problemi dei migranti ed i relativi muri! In compenso ha anticipato la carta di un futuro veto a cui Juncker risponderà con quanto sopra già scritto in questo articolo e, subito dopo, il tutto verrà presentato con il Renzi che mostra i muscoli e sfida l'Europa, vincendo. In quehsto modo, anche alcuni voti di coloro che sono contro l'Europa potranno essere registrati dalla prte del Sì.

Ma quanto c'è da dannarsi, per far credere alla gente di vivere in uno Stato libero e democratico!