Con 109 voti favorevoli, 77 contrari ed un'astensione, martedì 18 giugno, il Senato ha approvato in prima lettura il ddl n. 935 sulle modifiche costituzionali per l'elezione diretta del Presidente del Consiglio, il rafforzamento della stabilità del Governo e l'abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica... la cosiddetta riforma - ma anche il termine "puttanata" per descriverla è più che appropriato -  del premierato che adesso passa all'esame della Camera.

Per capire di quale livello di puttanata definita impropriamente riforma si stia parlando, si consiglia di leggerne le motivazioni a supporto, tra cui la giurisprudenza costituzionale sul premio di maggioranza.

La premier Meloni, probabilmente con una lacrimuccia pensando ai camerati Michelini e Almirante, ha commentato così la prima approvazione del lungo iter costituzionale della "puttanata" da lei promossa:

"La riforma sul Premierato passa in Senato. Un primo passo in avanti per rafforzare la democrazia, dare stabilità alle nostre Istituzioni, mettere fine ai giochi di palazzo e restituire ai cittadini il diritto di scegliere da chi essere governati".

Bisogna dargliene atto... per un fascista oggi è un giorno di festa e pertanto Giorgia Meloni non può che goderne.

Non solo. Dato che le puttanate sono come le ciliegie e una tira l'altra, ecco che alla Camera stasera si approva anche il dl sull'Autonomia differenziata.

Per denunciare la violenza di stampo squadrista, o se si preferisce fascista, andata in scena nei giorni scorsi a Montecitorio e le due controriforme costituzionali con cui l'attuale governo vuol mandare in frantumi l'Italia, oggi le opposizioni si sono ritrovate in piazza Santi Apostoli a Roma alle 17.30 per una prima prova di unità per costruire un muro alla deriva fascista che il governo Meloni sta mettendo in atto.

"Contro queste destre estreme e ringhiose, è il momento in cui associazioni laiche e religiose, partiti democratici, personalità, popolo, tutti coloro che vogliono l'Italia costituzionale, si uniscano per salvare e per cambiare l'Italia".  (ANPI)

Viva l'Italia... ANTIFASCISTA!