Joe Barone è morto: il lutto della Fiorentina e del calcio italiano
La notizia più temuta è arrivata. Poco fa – intorno alle 15,30 – la Fiorentina ha comunicato la scomparsa del direttore generale viola Joe Barone, colpito da un malore domenica a Bergamo. La partita della Fiorentina con l’Atalanta era stata rinviata per il ricovero del dirigente all’ospedale San Raffaele di Milano dove la situazione era parsa subito difficilissima. Ecco il comunicato comparso sugli organi ufficiali del club viola:
“Con un dolore profondo e immensa tristezza, la Fiorentina oggi perde un suo punto di riferimento, una figura che ha segnato la storia recente del Club e che non sarà mai dimenticata. Il Direttore Generale Giuseppe Barone, dopo il malore occorso domenica, è venuto a mancare oggi presso l’ospedale “San Raffaele” di Milano. Rocco Commisso e la sua famiglia, Daniele Pradè, Nicolas Burdisso, Alessandro Ferrari, Vincenzo Italiano, Cristiano Biraghi e tutta la Fiorentina sono distrutti per la terribile perdita di un uomo che ha offerto la sua grande professionalità, il suo cuore e la sua passione per questi colori, di un amico disponibile e sempre vicino in tutti i momenti, sia quelli più felici e, soprattutto, quelli più difficili.Tutto il mondo viola si stringe in un abbraccio commosso alla moglie Camilla, ai suoi figli e a tutta la famiglia Barone in questo momento di enorme sconforto”.
Biraghi, il dolore per Barone: “Un brutto scherzo, come Astori…”
Cristiano Biraghi, capitano e terzino sinistro della Fiorentina, unico calciatore ancora in viola insieme a Nikola Milenkovic e reduce dalla tragedia che colpì Davide Astori, ha salutato tramite il suo profilo Instagram con un lungo post Joe Barone, ex general manager del club, scomparso oggi a 57 anni:
“Ciao Joe, anche tu purtroppo come Davide mi hai fatto questo brutto scherzo di andartene via senza salutarmi! Io non riesco a capacitarmi come questa vita quanto bella possa essere così crudele e tagliente. Faccio fatica a trovare le parole o meglio sarebbero troppe per salutarti come meriti, ma ti voglio solo ricordare come ci siamo conosciuti io e te, due caratteri duri, forti e schietti che al primo impatto si scontrano come due treni in corsa, ma che con la lealtà che ci contraddistingue, alla fine viaggiano nella stessa direzione, contro tutto e tutti! Negli ultimi anni il nostro rapporto era diventato talmente forte che ci facevamo scudo uno con l’altro contro le moltissime critiche che abbiamo subito io e te! Sei stato un amico, un fratello maggiore o un padre non so, una persona centrale da quando ti conosco! Uno dei pochissimi che è stato sempre al mio fianco e non ti vergognavi a dirlo! Per questo ti dico che la promessa che ci siamo fatti io non la dimentico. E mi raccomando non dimenticarla neanche tu e dammi la forza da lassù di portarla avanti! Io e te sappiamo! Ti voglio bene e farò di tutto per portare avanti e far avverare i sogni che avevi tu per la nostra Fiorentina! Per me e la squadra è stato un duro colpo, poi senza neanche avvisarci che te ne andavi! Ma ti perdoniamo perché tutto quello che hai fatto per noi sarà irripagabile per la vita! Ti saluto adesso che devo portare avanti la nostra missione! Ciao Joe. Il tuo capitano”.
Addio Joe Barone: domani camera ardente al Viola Park
Joe Barone non ha vinto la sua partita più importante. Il direttore generale della Fiorentina è morto poco fa al San Raffaele di Milano, ospedale nel quale era ricoverato da domenica pomeriggio, quando era stato trasportato con un’ambulanza attrezzata dopo il malore che lo aveva colto dal ritiro della Fiorentina per la gara contro l’Atalanta, poi rinviata.
L’annuncio è arrivato prima delle 16, a darne notizia è stato lo stesso club viola con un comunicato: “Con un dolore profondo e immensa tristezza, la Fiorentina oggi perde un suo punto di riferimento, una figura che ha segnato la storia recente del Club e che non sarà mai dimenticata. Il Direttore Generale Giuseppe Barone, dopo il malore occorso domenica, è venuto a mancare oggi presso l’ospedale “San Raffaele” di Milano. Rocco Commisso e la sua famiglia, Daniele Pradè, Nicolas Burdisso, Alessandro Ferrari, Vincenzo Italiano, Cristiano Biraghi e tutta la Fiorentina sono distrutti per la terribile perdita di un uomo che ha offerto la sua grande professionalità, il suo cuore e la sua passione per questi colori, di un amico disponibile e sempre vicino in tutti i momenti, sia quelli più felici e, soprattutto, quelli più difficili. Tutto il mondo viola si stringe in un abbraccio commosso alla moglie Camilla, ai suoi figli e a tutta la famiglia Barone in questo momento di enorme sconforto”.
“ACF Fiorentina informa che la camera ardente per dare l’ultimo saluto al Direttore Generale Joe Barone sarà aperta domani, mercoledì 20 marzo, dalle 09:00 alle 21:00 al Viola Park, nel piazzale tra la Cappella di Santa Caterina ed il Padiglione eventi”.
Chi era Joe Barone: dal Cosmos alla Fiorentina il legame con Commisso
Avrebbe compiuto 58 anni domani Joe Barone, il direttore generale della Fiorentina che ha accusato un malore fatale a Bergamo, poco prima della partita in trasferta con l’Atalanta, gara che è stata rinviata a data da destinarsi. Joe Barone, nato a Pozzallo (in provincia di Ragusa) il 20 marzo 1966, era come sempre al seguito della squadra, si è sentito male in hotel ed è stato subito trasportato in ambulanza all’ospedale San Raffaele di Milano.
Uomo di fiducia e braccio destro di Rocco Commisso, è stato in dirigenza fin dal primo giorno della nuova proprietà italo-americana, datata 6 giugno 2019. Anzi, Joe Barone aveva cominciato a lavorare in città ancor prima, perché il precedente 26 maggio era stato allo stadio Artemio Franchi a vedere Fiorentina-Genoa, in qualità di uomo di fiducia di Commisso. La partita terminò 0-0 ma la vera notizia del giorno era stato proprio l’avvistamento in tribuna di Barone, chiaro indizio di una trattativa imminente e che stava per concludersi. Come fu pochi giorni dopo quando la società passò dalla famiglia Della Valle a Commisso.
Salernitana, ecco Colantuono: è il quarto allenatore in stagione
La Salernitana ha ufficialmente cambiato allenatore, da Fabio Liverani la panchina dei Cavallucci Marini passa al quarto diverso proprietario in stagione, al responsabile del settore giovanile granata Stefano Colantuono. Ecco di seguito la nota del club campano:
“L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver sollevato dall’incarico di allenatore della Prima Squadra il Sig. Fabio Liverani unitamente al suo staff. Nel ringraziarlo per il lavoro svolto la Società augura al tecnico le migliori fortune professionali per il prosieguo della sua carriera. La Società comunica altresì di aver affidato la guida tecnica della prima squadra al Sig. Stefano Colantuono“, si legge.
Prosegue e termina così la nota: “Colantuono, che ha già guidato i granata nella stagione 2017/18 e in Serie A nella stagione 2021/22 vanta 243 panchine in massima serie e guiderà la squadra fino al termine della stagione. La Società, certa del massimo impegno e dedizione di mister Colantuono, legato da forte amore e rispetto verso Salerno e la Salernitana, intende rivolgere al tecnico l’augurio di buon lavoro per questo finale di stagione”.
Napoli, per il dopo Osimhen piace anche Jonathan David
Il Napoli è a caccia di un attaccante in estate per sostituire Victor Osimhen e, fra i nomi caldi presentati dal Corriere dello Sport, spunta anche quello di Jonathan David, canadese in forza al Lille e finito nel mirino di diverse squadre europee.
Renica: “Il Napoli subisce sempre gli stessi gol: viene lasciato troppo spazio a chi entra in area di rigore”
Alessandro Renica parla a Marte Sport Live: “Il Napoli anche contro l’Inter ha subito un gol simile a quello incassato con il Barcellona o con la Juve, dove Vlahovic più volte ha graziato gli azzurri sbagliando diverse occasioni. Calzona deve risolvere questo problema relativo allo spazio che viene lasciato a chi attacca l’area di rigore. Il vulnus è che il Napoli non marca ma copre, non va a marcare l’uomo. Questo costa punti e morale alla squadra. È vero che con Calzona ci sono state un paio di vittorie, ma quella contro la Juve è stata frutto di pochissimi tiri in porta così come accaduto domenica con l’Inter. Calzona, come Garcia e Mazzarri, ha gli stessi problemi di una difesa che quest’anno non è all’altezza. La marcatura a uomo potrebbe aiutare, vedo gli azzurri guardare solo il pallone e perdere spesso l’uomo.Raspadori prima punta con squadre come l’Inter ha impedito al Napoli di sviluppare una manovra veloce e immediatamente tesa alla verticalizzazione, anche per merito dell’Inter che ha fatto un pressing aggressivo, intenso e pericoloso. Col senno di poi, avrei scelto Simeone dal 1’ e Raspadori in corso d’opera. Il Napoli dovrebbe provare anche ad uscire in un altro modo dalla propria area di rigore, magari lanciando direttamente sull’attaccante. Altro aspetto su cui Calzona dovrebbe lavorare è quello di portare i giocatori a lavorare di reparto e spingere tutti ad una maggiore collaborazione per supportare la manovra in maniera corale, lavorando anche sugli esterni alti a supportare un po’ di più la fase difensiva: Politano lo fa più di Kvara”.
Santacroce: “Caso Acerbi? Juan Jesus ha mostrato grande maturità. Il Napoli è in crescita, ma adesso servono 3-4 vittorie di fila”
Fabiano Santacroce parla a Marte Sport Live: “Sul caso Acerbi-Juan Jesus c’è stata una grande maturità da parte del difensore del Napoli. Dall’altra parte, se tutto verrà accertato, Acerbi si è dimostrato piccolo, anche perché non è più un ragazzino di vent’anni ed anzi ne ha passate tante e ha superato anche gravi difficoltà nella vita. Mi aspettavo me da lui un po’ più di intelligenza. Spero che le tante telecamere presenti possano certificare con sicurezza l’accaduto: se fosse colpevole spero che venga punito nella maniera giusta, altrimenti che senso avrebbero le campagne contro il razzismo, le scritte sulle maglie e così via? La decisione di Spalletti di escluderlo, nel dubbio, dalla Nazionale è apprezzabile anche perché in questo modo la cosa non perde importanza. Dall’inizio del campionato assistiamo a cose obbrobriose, questo ennesimo episodio spero venga punito in modo esemplare. Mi dispiace per il ragazzo che sicuramente sarà più intelligente di quello che ha dimostrato, spero davvero però che la giustizia sportiva faccia il suo corso. Il Napoli di ieri con l’Inter ha fatto un passetto in avanti, si è visto più ordine e un gioco più vicino alle caratteristiche della squadra. Per la qualificazione in Champions è dura, anzi durissima, perché ci sono punti di distacco e diverse squadre davanti al Napoli. Occorrono 3-4 vittorie di fila, una serie che il Napoli non ha mai centrato in questa stagione”.
Sirene americane per Giroud: piace al Los Angeles Fc
Secondo quanto riportato da David Ornestein del The Athletic, il Los Angeles FC, squadra di Los Angeles rivale dei Galaxy, è in trattativa per ingaggiare Olivier Giroud dalla prossima estate; il “contratto – si legge – con il Milan scade a giugno e il Los Angeles FC lavora su un accordo per portare il 37enne francese in MLS”.
Ornstein sottolinea che l’affare non è assolutamente fatto o, comunque, non è imminente e che l’attaccante della Francia ha molte opzioni, inclusa la possibilità di restare al Milan.