Una notizia tristissima : ci ha lasciato Paolo Rossi. Indimenticabile Pablito, che ci ha fatto innamorare tutti in quell' Estate del '82 e che è stato prezioso e competente compagno di lavoro in RAI, negli ultimi anni. R.i.p. caro Paolo.
È con queste parole che, poco dopo l'una del mattino di giovedì 10 dicembre, il giornalista Rai, Enrico Varriale, ha comunicato la notizia della morte di Paolo Rossi, a causa di un male incurabile di cui soffriva da tempo.
Notizia che è stata confermata dalla moglie di Paolo Rossi, Federica Cappelletti, con questo post sul proprio account Instagram:
Paolo Rossi era nato a Prato nel settembre del 1956. Le sua parabola calcistica inizia con i suoi 60 gol segnati con la maglia del Vicenza di Fabbri in tre stagioni dal 76 al 79.
Accusato di aver truccato la partita Avellino-Perugia (nella quale firmò peraltro una doppietta), Rossi venne squalificato per due anni, perdendo così anche la possibilità di partecipare con la nazionale agli Europei del 1980.
«Non sapevo nulla delle scommesse: pensavo al classico pareggio accettato da due squadre che non vogliono farsi male». Così Rossi spiegò la sua leggerezza. «Seguii il processo come qualcosa di irreale, come se ci fosse un altro al posto mio. Capii che era tutto vero quando tornai a casa e vidi le facce dei miei».
La squalifica finì nell'aprile del 1982, giusto in tempo per giocare le ultime tre partite di campionato con la Juventus, ed esser convocato da Bearzot per i mondiali in Spagna dove contribuì in modo decisivo alla vittoria della nazionale italiana con 6 reti, diventando capocannoniere del torneo.
Sempre nel 1982 Rossi vinse il Pallone d'oro. Si ritirò dall'attività agonistica nel 1987.