Le Olimpiadi 2026 Milano-Cortina saranno davvero sostenibili per l'ambiente e per le nostre tasche? Nel 2019 l'Italia con il tandem Milano-Cortina si è aggiudicata le Olimpiadi invernali del 2026, c'è riuscita presentando un dossier di candidatura che aveva alcuni punti saldi: Olimpiadi sostenibili sia da un punto di vista ambientale che economico, utilizzo di impianti sportivi già esistenti così da non costruire nuove cattedrali nel deserto, solo due nuove strutture permanenti ma finanziate da investitori privati. Lo Stato in pratica non doveva spendere un soldo. Olimpiadi a costo zero s'era detto. A distanza di quasi cinque anni le cose sono un po' cambiate. L'ultimo piano delle opere olimpiche, che risale al settembre 2023, prevede 3,6 miliardi di costi, finanziati per la maggior parte dallo Stato, e dentro non ci sono solo gli impianti sportivi, ma anche opere infrastrutturali, soprattutto strade. Saranno veramente sostenibili le Olimpiadi del 2026, per l'ambiente e per le nostre tasche? Un risultato la nostra puntata sulle Olimpiadi lo ha ottenuto. Simico, la società Infrastrutture Milano-Cortina ha pubblicato in queste ore sul suo sito web il cronoprogramma degli interventi finanziati per le Olimpiadi. Nelle scorse settimane gliel'avevamo chiesto ufficialmente più volte e Simico ce lo aveva negato, rinviandoci al ministero delle Infrastrutture, che a sua volta non ci aveva fornito alcun dato. Questa pubblicazione tardiva ha di fatto impedito al programma di poter analizzare e commentare i documenti resi disponibili solo ora. Sarà nostra cura approfondire le schede sugli interventi pubblicate.

Così la trasmissione Report lancia sul proprio sito l'inchiesta di Claudia Pasquale titolata SFORO OLIMPICO, andata in onda domenica scorsa, in cui vengono riassunte le spese e opere delle Olimpiadi Milano-Cortina che si "dovrebbero" svolgere all'inizio del 2026.

Il condizionale è d'obbligo perché molti cantieri non sono neppure iniziati, mentre quelli iniziati sono pure in ritardo. Inoltre, i costi per molte opere sono raddoppiati... quando va bene. Quando invece va male i costi sono addirittura aumentati di enne volte. Chi paga? Non la regione Lombardia e neppure la regione Veneto... ma tutta Italia. Ma come, ma non sono le Olimpiadi di Milano e Cortina? Così dice il nome, ma il governo dei patrioti che spinge per l'autonomia differenziata ha deciso che a finanziarle devono essere non tanto i lombardi e i veneti, quanto tutti gli italiani. Curioso...

Questa, che già di per sé è una notizia, finisce però per fare da introduzione ad una novità di giornata che riguarda l'evento olimpico: la perquisizione delle fiamme gialle milanesi  nella sede della Fondazione Milano-Cortina 2026 nell'ambito di un'inchiesta per corruzione e turbativa d'asta sugli appalti dei giochi invernali, coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano, di cui sono titolari i pm Francesco Cajani e Alessandro Gobbis.

Tre gli indagati, tra cui l'ex amministratore delegato della Fondazione, Vincenzo Novari. Le presunte irregolarità riguardano episodi che, in base ai primi resoconti, sono relativi fino al 2021 e non hanno nulla a che vedere con i costi degli appalti iper-lievitati di cui ha parlato Report.

Per il ministro dello Sport, Andrea Abodi, non c'è nulla di cui preoccuparsi: 

"Perquisizioni Milano-Cortina? Ne siamo stati informati come voi, aspettiamo di capire. La Guardia di Finanza fa un lavoro egregio e ha il nostro sostegno. Ora vediamo le risultanze dell'indagine che non è mai motivo di soddisfazione e orgoglio, ma nemmeno di preoccupazione. La fondazione deve essere ed è una casa di vetro. E chiunque voglia guardarci dentro deve trovare le risposte sulla trasparenza e sui comportamenti gestionali". 

La giornalista di Report ha provato a farlo, ma le risposte ottenute dimostrano l'esatto contrario di ciò che sostiene il ministro del governo Meloni. Ecco solo un esempio...


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